ROMA – Il 41,8% degli adolescenti si e’ rivolto aIl’Intelligenza Artificiale per chiedere aiuto quando era triste, solo/a o ansioso/a. Oltre il 42% per chiedere consigli su scelte importanti da fare. Oltre il 92% dei 15-19enni intervistati usa strumenti di IA, contro il 46,7% degli adulti. Lo rivela Save the Children che pubblica oggi l’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dedicato all’adolescenza. Solo la meta’ ha visitato mostre o musei in un anno, con percentuali piu’ basse nel Mezzogiorno, e quasi uno su cinque non fa alcuna attivita’ fisica. Piu’ del 46% non legge libri. Al 9% e’ capitato di isolarsi volontariamente per problemi di natura psicologica. Il 12% ha usato psicofarmaci senza prescrizione. Poco piu’ di una ragazza su tre mostra un buon livello di salute mentale (34%), contro il 66% dei ragazzi. Il 41,8% dei ragazzi e delle ragazze tra i 15 e i 19 anni intervistati afferma di essersi rivolto a strumenti di Intelligenza artificiale per chiedere aiuto in momenti in cui si sentiva triste, solo/a o ansioso/a. Una percentuale simile, oltre il 42%, per chiedere consigli su scelte importanti da fare (relazioni, sentimenti, scuola, lavoro).
Il 92,5% degli adolescenti ascoltati utilizza strumenti di IA, contro il 46,7% degli adulti. Il 30,9% – quasi un/a ragazzo/a su tre – tutti i giorni o quasi, il 43,3% qualche volta a settimana, solo il 7,5% non la utilizza mai. Dal rapporto, XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”, emerge anche la funzione di conforto emotivo degli strumenti dell’IA. Quest’anno l’Atlante ha voluto indagare l’eta’ dell’adolescenza, attraverso un’analisi dei dati e un viaggio in ascolto delle voci di ragazze e ragazzi. Il risultato e’ una fotografia ricca e complessa, di adolescenti onlife, da una parte consapevoli delle difficolta’ della fase che attraversano e alla ricerca di nuove strade e spazi di condivisione, dall’altra a rischio di isolamento. Il 60% degli adolescenti e’ soddisfatto o molto soddisfatto di se’, con percentuali piu’ elevate tra i ragazzi (71%) rispetto alle ragazze (50%); al 9% e’ capitato di isolarsi volontariamente anche per brevi periodi per problemi di natura psicologica; quasi uno su 8 ha usato psicofarmaci senza prescrizione nell’ultimo anno, con una percentuale piu’ alta tra le ragazze (16,3%). Un gap di genere che si riscontra anche quando li si interroga sul proprio benessere psicologico: poco piu’ di una ragazza su tre mostra di avere un buon equilibrio psicologico (34%), contro il 66% dei ragazzi, la piu’ ampia differenza di genere rilevata tra tutti i Paesi europei (oltre 30 punti percentuali)[3]. In totale, meno della meta’ dei ragazzi e delle ragazze (49,6%) mostra un buon livello di benessere psicologico. La vita dei nativi digitali si svolge in una dimensione onlife, in cui non ci sono piu’ barriere tra mondo fisico e virtuale. Il 38% dei 15-19enni afferma di guardare spesso il cellulare in presenza di amici o parenti – il fenomeno del ‘phubbing’ – e il 27% si sente nervoso quando non lo ha con se’. Piu’ di uno su 8 e’ iperconnesso, cioe’ risponde ad indicatori che rilevano un profilo di uso problematico di internet (13%) e il 47,1% e’ stato/a vittima di cyberbullismo, un dato in aumento dal 2018, quando le vittime erano il 31,1%. Il 30% ha fatto ghosting, bloccando una persona improvvisamente senza fornire spiegazioni.
Il 37% dei 15-19enni trascorre tempo sui siti porno per adulti, percentuale che sale al 54,5 % nel caso dei ragazzi, rispetto al 19,1% delle ragazze. Quanto alla dimensione off-line, un adolescente su due non ha mai visitato mostre o musei nel 2024 (oltre il 60% nel Mezzogiorno), il 21,2% non e’ mai andato al cinema, il 46,2% non legge libri al di la’ di quelli scolastici. Il 18,1% non fa nessuna attivita’ fisica, percentuale che sale al 29,2% nel Mezzogiorno. Meno della meta’ (47,6%) dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha fatto una gita o una vacanza di almeno una notte, in Italia o all’estero, rispetto all’81% dei giovani spagnoli e il 90% degli olandesi. Sul fronte delle relazioni, gli amici restano per i ragazzi e le ragazze un punto fermo nelle acque incerte dell’adolescenza: piu’ di 8 su dieci sono soddisfatti del loro rapporto con gli amici (il 40% soddisfatti, il 42,5% molto soddisfatti). Pochissimi, solo l’1,6% non sono per nulla soddisfatti. Positiva anche la relazione con i genitori, il 78% se ne dichiara soddisfatto o molto soddisfatto (84% i ragazzi, 73% le ragazze), anche se il 31% dichiara di aver avuto gravi problemi nel rapporto con loro.
“L’Atlante fotografa le tante, diverse, adolescenze vissute in Italia da una generazione che e’ stata duramente segnata dall’emergenza Covid, in termini di uso problematico di internet e di rischi di isolamento, ma che oggi cerca con forza nuovi spazi di protagonismo – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice del Polo Ricerche di Save the Children – Le disuguaglianze economiche, educative e sociali si fanno piu’ pesanti proprio in questa fase cruciale della crescita, rischiando di compromettere il futuro. E’ necessario colmare questi divari e garantire a tutti gli adolescenti l’opportunita’ di studiare, viaggiare, fare sport, sperimentarsi, come loro stessi ci chiedono a gran voce”. L’Atlante verra’ presentato il 19 novembre a Roma, presso la sede di Save the Children.

