“L’Altra Capri – Sapori Autentici”, nuova serie televisiva firmata Gambero Rosso
Cronaca, Cultura e Spettacoli
17 Dicembre 2025
“L’Altra Capri – Sapori Autentici”, nuova serie televisiva firmata Gambero Rosso

Sei episodi per scoprire l’isola lontano dagli stereotipi, attraverso famiglie storiche, luoghi meno noti e tradizioni gastronomiche che resistono al tempo

Capri è una delle isole più riconoscibili al mondo. Il suo nome evoca immediatamente bellezza, luce, mondanità. Ma dietro l’immagine iconica che l’ha resa celebre, esiste un’altra dimensione, più profonda e quotidiana, che raramente trova spazio nei racconti turistici. È da qui che nasce “L’Altra Capri – Sapori Autentici”, la nuova serie televisiva presentata presso la Sala Pollio, promossa da Gambero Rosso in collaborazione con il Comune di Capri.Il progetto nasce con un obiettivo preciso: restituire centralità all’identità dell’isola, mettendo in relazione storia, comunità e gastronomia, e offrendo una narrazione capace di valorizzare anche i periodi e i luoghi meno battuti dal turismo di massa.Alla presentazione ufficiale hanno preso parte il Sindaco Paolo Falco, l’Assessore ai Grandi Eventi Salvatore Ciuccio e Serena Maggiulli, Business Development & Special Projects di Gambero Rosso. Nel corso degli interventi è emersa una visione condivisa: Capri, pur essendo un brand globale, ha ancora bisogno di raccontarsi, soprattutto nella sua dimensione culturale

Un racconto televisivo tra territorio e persone

L’Altra Capri – Sapori Autentici si articola in sei puntate e accompagna lo spettatore alla scoperta di una Capri meno esposta ma profondamente identitaria. Il format intreccia luoghi, testimonianze e percorsi di gusto, mettendo al centro il lavoro quotidiano di chi abita l’isola e ne custodisce la memoria. Dalle piccole produzioni locali alle botteghe artigiane, dalle cucine familiari ai sentieri panoramici lontani dai circuiti più affollati, la serie costruisce un racconto corale che restituisce complessità a un territorio spesso semplificato. La messa in onda è prevista a partire dal 16 dicembre sui canali del network Gambero Rosso: Sky (canali 133 e 415), Digitale Terrestre (canale 257) e sulla piattaforma streaming gamberorosso.tv, dove gli episodi saranno disponibili anche on demand. A partire da marzo, il progetto proseguirà online con una mini-serie su YouTube e contenuti social. dedicati.

Duemila anni di storia come chiave di lettura

Uno degli assi portanti della serie è il dialogo continuo tra passato e presente. Il racconto prende avvio da Villa Jovis, la residenza dell’imperatore Tiberio, arroccata a oltre 330 metri sul mare, simbolo della Capri romana meno conosciuta. Un patrimonio che oggi riaffiora anche attraverso il nuovo Museo Archeologico, con reperti che vanno dalle statue rinvenute nella Grotta Azzurra ai materiali provenienti dalla Certosa di San Giacomo. Accanto alla dimensione storica, emerge però con forza quella umana: le famiglie capresi, vere custodi dell’identità dell’isola.

Luoghi e protagonisti della serie

Villa Jovis – Punto di partenza del racconto storico, testimonianza della Capri imperiale.

Museo Archeologico di Capri – Spazio chiave per comprendere la stratificazione culturale dell’isola.

Bar Alberto – Fondato nel 1946, noto per la bomba calda ancora preparata secondo la ricetta originale.

Ristorante Aurora – Il più antico di Capri, dove nasce la pizza all’acqua negli anni Cinquanta.

La Capannina – Cucina di famiglia e memoria gastronomica caprese, celebre per i ravioli tradizionali.

Paolino – Giardino di Limoni – Simbolo dell’ospitalità isolana, tra semplicità e continuità familiare.

Tra i protagonisti emergono storie che raccontano un rapporto autentico con il territorio. Alberto, terza generazione del Bar Alberto, continua a preparare la bomba calda che negli anni Settanta attirava clienti all’alba.

All’Aurora, Mia D’Alessio custodisce l’eredità di quattro generazioni con la pizza all’acqua ideata dal padre Gennaro.

Alla Capannina, Antonio ricorda un’epoca in cui il locale era punto d’incontro internazionale, mentre sua madre Teresa dava forma ai ravioli capresi diventati iconici.

E poi Paolino, con il suo giardino di limoni, dove la famiglia De Martino ha costruito un modello di accoglienza riconosciuto in tutto il mondo.

SdB