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    Economia e Lavoro
    2 Novembre 2011
    "Porto e sinergia: da qui parte lo sviluppo"

    CIVITAVECCHIA – Porto e sinergia. Sono queste le parole maggiormente risuonate nel pomeriggio, in una sala convegni della Authority colorata di rosso e gremita di gente, in occasione del dibattito “Il futuro dei giovani e del lavoro nel comprensorio di Civitavecchia: Superare la crisi realizzando un progetto basato sul rilancio economico lo sviluppo e l’equità sociale” promosso dalla Cgil cittadina guidata da Cesare Caiazza. “Porto”, perchè è il motore del possibile rilancio. “Sinergia” perché l’unico modo per uscire dalla crisi è essere uniti, istituzioni in primis. In sala c’erano i sindaci del comprensorio, Moscherini in testa, il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani, l’assessore al Bilancio della Provincia di Roma Antonio Rosati e quello al Lavoro e alla Formazione della Regione Lazio Mariella Zezza. La relazione finale è stata affidata all’ex segretario nazionale della Cgil Gugliemo Epifani. «La crisi non è passata, ci siamo dentro fino al collo – ha spiegato – in questo territorio però c’è qualche opportunità, qualche chance di rilancio: ma il rischio è che si possa perdere questo treno se le questioni non vengono affrontate nel modo giusto». Epifani ha quindi elencato, ricalcando poi quanto espresso in precedenza dalle altre istituzioni intervenute, come il presidente Ciani che ha sottolineato come la politica non può e non deve essere, soprattutto in tema di porto e infrastrutture, un ostacolo di sviluppo, quelli che sono i punti fondamentali da cui partire. In primo luogo il porto. «In Italia non esiste una logica di sistema ma una concorrenza sconosciuta nel resto d’Europa – ha spiegato – Civitavecchia può attrarre nuovi traffici e diventare punto di riferimento per i container, non ha nulla da invidiare al nord: ma il territorio deve spingere con un progetto ambizioso che diventi di interesse nazionale». In questo senso, fischiato in parte dalla platea, il sindaco Moscherini ha ribadito l’idea della Piattaforma Logistica Italia, con terminal container, district park e aeroporto di Tarquinia. «Un modo per rilanciare anche l’occupazione – ha spiegato – proprio la salvaguardia dell’occupazione è alla base della scelta di vendere il 60% della holding servizi, evitando di portare i libri in Tribunale, spingendo per una multiutilities a maggioranza privata ma con controllo pubblico. Parlando di precariato nella scuola, dei tagli alla sanità, della crisi delle imprese dovuta anche alla chiusura del cantiere Enel di Tvn, della questione rifiuti e di quella energetica, l’assessore Rosati ha parlato della necessità di sedersi attorno ad un tavolo per programmare una ripartenza, con il segretario Caiazza che ha tracciato un quadro dettagliato della situazione attuale, non trascurando l’aspetto della legalità, citando anche un’inchiesta del Silp, il sindacato di polizia, che indica il territorio locale particolarmente sesnibile ed esposto alle infiltrazioni.
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