CIVITAVECCHIA – Una conferenza dei sindaci interlocutoria, quella di questa mattina, che ha visto tra gli altri l’assenza del presidente Gianni Moscherini, impegnato in altre questioni. E d’altronde non poteva essere altrimenti. Il potere decisionale, in questo senso, dei primi cittadini é pressoché scarso e, nonostante qualcuno non voglia ammetterlo o cerchi ancora di nasconderlo, negli ultimi anni i Sindaci, in materia di sanità, sono stati piuttosto latitanti. E’ bastato vedere il comportamento diverso di amministrazioni confinanti come quella di Civitavecchia e quella di Tarquinia, quando nell’aria già erano chiari gli intenti del presidente Polverini in materia di tagli e ridimensionamenti della sanità provinciale. Tanto che, chi si è mosso per tempo, qualcosa l’ha ottenuta, forte anche dei numeri del proprio ospedale; altri, forse, hanno atteso alla finestra per troppo tempo. Con il rischio che gli incontri di oggi possano sembrare vani. La Conferenza Locale per la Sanità della Asl RmF, presieduta oggi dal primo cittadino di Ladispoli Crescenzo Paliotta, ha avuto come tema centrale l’atto aziendale predisposto dai vertici della RmF «elaborato a fatica – ha spiegato il manager Salvatore Squarcione – e redatto sulle indicazioni del commissario straordinario Renata Polverini. la Conferenza dei Sindaci non può approvare l’atto o meno, ma esprimere pareri. E credo che siamo tutti concordi nel dire che, viste le difficoltà e i dettami del presidente Polverini, il documento va bene. Certo, se ci fossimo attenuti strettamente alla legge, avremmo anche potuto inviarlo per conoscenza alle amministrazioni coinvolte, ma la nostra posizione è un’altra, noi vogliamo essere il braccio destro dei sindaci, anche per portare all’attenzione di chi poi prende le decisioni quelle che sono le richieste e i pareri dei territori. La nostra funzione è quella di fornire ai Sindaci gli strumenti tecnici per attuare adeguate politiche sanitarie». Si è parlato quindi dell’accorpamento dei distretti F2 e F3, con Ladispoli e Cerveteri che hanno chiesto che la direzione non venga spostata; si è discusso ancora del ridimensionamento, e possibile chiusura dell’ospedale Padre Pio di Bracciano, con Ladispoli al fianco della cittadina nel ricorso al Tar annunciato nei giorni scorsi; e infine della riallocazione delle risorse, per una Asl sottodimensionata. E’ stato però il medico Marco Di Gennaro, in rappresentanza del sindaco Moscherini, a sottolineare «come spesso queste riunioni servano solo a prendere atto di qualcosa già deciso, senza incisività. Sarebbe invece opportuno – ha aggiunto – che venisse finalmente istituita la conferenza permanente regionale della sanità, prevista dalla legge, per portare direttamente in Regione la nostra voce e le nostre proposte». L’atto, che in realtà la RmF, unica Asl del Lazio, ha inviato nei tempi previsti (entro il 31 ottobre scorso), potrebbe subire modifiche o comunque integrazioni ed essere rinviato, in ultima stesura, enreo il 30 novembre prossimo. «Entro quella data – ha aggiunto Paliotta – cercheremo di rivederci, come Sindaci, per confrontarci».
Sanità
2 Novembre 2011
Sanità, nuovo incontro entro la fine del mese

