CIVITAVECCHIA – Vacanze breve per Damiano Lestingi, che si è potuto concedere poco più di dieci giorni di riposo dopo la fine della scorsa stagione agonistica prima di tornare ad allenarsi a pieno regime, in vista degli impegni del 2010/11. A parlare circa le tappe della sua preparazione è Fabio De Santis, allenatore storico del tritone made in Coser: «Abbiamo iniziato da circa sei settimane, abbiamo fatto solamente alcuni giorni di preparazione a secco per poi iniziare subito con gli allenamenti in acqua in quanto il calendario di quest’anno è anticipato tutto di un mese per i mondiali a Dubai. Damiano sarà impegnato nel fine settimana a Genova in un meeting internazionale, dove parteciperà ai 100 dorso e ai 200 misti, poi avrà una settimana di riposo per tornare a gareggiare il 12-13 novembre al meeting internazionale di Viareggio (manifestazione a inviti, ndc), nel quale parteciperà ai 100 dorso e 200 stile. L’appuntamento clou di questa prima parte di stagione è sicuramente rappresentato dagli europei in vasca corta di Eindhoven del 23-26 novembre – continua De Santis – dove Damiano nuoterà i 100 e 200 dorso. Questa gara sarà molto importante, oltre che per il valore stesso dell’europeo, anche perchè la federazione italiana ha stabilito che coloro che si piazzerrano fra i primi cinque nelle gare individuali andranno a partecipare ai mondiali di Dubai (sempre vasca corta, ndc), previsti il 21-23 dicembre». Il tecnico dell’Aniene parla poi di obiettivi, anche se l’amaro finale della scorsa stagione, quando Lestingi steccò l’appuntamento preparato per tutto l’anno (gli europei di Budapest di vasca lunga) ha evidentemente lasciato il segno: «I meeting di Genova e Viareggio sono tappe importanti nelle quali valuteremo l’andamento della preparazione, essendo questa prima parte dell’anno tutta incentrata sulle vasche corte stiamo prediligendo un lavoro prettamente tecnico su virate, apnee e partenze. L’obiettivo è quello di arrivare fra i primi cinque ad Eindhoven e guadagnare un pass per i mondiali, ma quest’anno vogliamo volare basso e fare pochi proclami. Partecipare a gare di questo livello e con atleti di tale spessore è già un onore di non poco conto, noi daremo il nostro massimo e prenderemo il risultato che verrà, senza fare trionfalismi in caso di vittorie o tragedie in caso di sconfitte».