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    Economia e Lavoro
    17 Dicembre 2015
    "Per i giovani lavoro finalizzato al sostegno economico"

    Roma – Per i giovani sempre più spesso il lavoro ha una funzione strumentale ed è finalizzato principalmente al sostentamento economico e, in secondo luogo, al perseguimento dei propri interessi. E’ quanto emerge dall’indagine Isfol sulle transizioni dalla formazione al lavoro, che ha coinvolto 45mila giovani fra i 20 e i 34 anni e ha consentito di restituire la visione, tutt’altro che immaginifica, che i giovani italiani hanno del lavoro.
    «Pur con alcune eccezioni, la coerenza tra il percorso di studi e le attività di lavoro -spiega l’Isfol- assume sempre meno peso nella scelta del lavoro (per il 62,8% degli intervistati), a favore di un contesto occupazionale che garantisca buone relazioni tra pari (89,8%), una retribuzione adeguata (per il 92,5%) e soprattutto un livello elevato di salute e sicurezza sul luogo di lavoro (93,7%)». 
    Per l’Isfol, «non ha importanza quanto lungo sia l’orario di lavoro o quanto questo rappresenti un modo di agire la propria creatività o di esercitare la responsabilità o autonomia nel proprio ruolo; l’importante è che sia utile a costruire un’indipendenza economica». «Emerge quindi -conclude Isfol- una generazione che misura le proprie difficoltà, ma che ha tutt’altro che spostato il centro della propria progettualità dalla questione del lavoro. La richiesta, in sintesi, è quella di poter vivere e lavorare in un Paese dove siano garantiti i diritti minimi di cittadinanza attiva e dove la questione della tutela e sicurezza sul luogo di lavoro diventa prioritaria, anche prima della realizzazione personale».