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    Sanità
    1 Giugno 2020
    Il presidente in occasione della Festa della Repubblica omaggerà gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19
    Domani Mattarella allo Spallanzani
    Il tenore Grollo intonerà il "Canto degli Italiani" per ringraziare gli operatori sanitari

    ROMA – Quella di domani per l’Istituto Nazionale di malattie Infettive Lazzaro Spallanzani sarà una Festa della Repubblica particolare e contraddistinta della lotta contro il COVID-19 alla presenza di un ospite straordinario: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha raccolto l’invito del Presidente della Regione Lazio Zingaretti.

    Alle 19 Zingaretti accoglierà Mattarella sul sobrio palcoscenico allestito per l’occasione nel cortile dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’, illuminato con il tricolore e la voce che si diffonderà sarà quella inconfondibile del tenore internazionale Francesco Grollo, accompagnato dal pianista Antonio Camponogara, che intonerà ’Il Canto degli italiani’ per un nuovo Risorgimento. Con la sua arte e la sua splendida voce, il tenore vuole omaggiare gli operatori sanitari ed i pazienti dello Spallanzanzi, e con loro quanti con sacrificio e grande amore operano negli ospedali, nella Sanità, quelle donne e quegli uomini che in questo calvario ci hanno insegnato il vero significato di prendersi cura del prossimo, anche quello lontano, come si ricorderà il team dello Spallanzani ha curato, tra i primi malati di coronavirus in Italia, i due coniugi cinesi. Con l’evento “Francesco Grollo per l’Italia Unita e Solidale” non si celebra solo l’unità territoriale ma, come disse il Presidente Mattarella, l’unità costituita dall’insieme delle attese e delle aspirazioni di tutti gli italiani, si intende dare voce all’impegno di tutti noi a superare le difficoltà ed a realizzare le speranze comuni. In un giorno emblematico nel tempo della lunga crisi che ha inferto profonde ferite al tessuto sociale e messo a dura prova la tenuta del nostro sistema produttivo, sarà l’economista suor Alessandra Smerilli ad aiutare con la sua analisi ed il suo commento, a spiegare come attraverso l’arte si vuole unire tutti gli italiani per testimoniare che l’Italia spera e lavora per il futuro proprio e dell’intera famiglia umana. Innanzi al virus, che ci voleva impauriti, egoisti e indifferenti, gli italiani hanno cercato l’unità, hanno creduto nel dialogo, personale e tra le culture, per promuovere l’armonia, l’inclusione, il rispetto delle differenze. l