“Segnalazioni, richieste di aiuto, inviti ad intervenire. Gli esposti presentati in queste settimane per fare luce sulle stragi nelle Rsa hanno spinto molte persone, soprattutto parenti degli anziani ospiti, a far sentire la loro voce”.
Lo spiegano dall’associazione Codici, che con il suo intervento ha voluto mandare un messaggio ai cittadini.
“Dopo i nostri esposti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – molte persone hanno trovato il coraggio di parlare, abbiamo ricevuto segnalazioni e questo probabilmente è dovuto al fatto che prima si sentivano sole, non sapevano a chi rivolgersi, magari si erano rassegnate ad accettare la morte del proprio caro. Riteniamo, invece, che sia necessario appurare cosa è successo nelle Rsa e per questo, dopo gli esposti in Procura, abbiamo deciso di chiamare in causa le aziende sanitarie locali, chiedendo di fornire una relazione su quanto è stato fatto all’interno delle strutture dove si sono verificati contagi e decessi per Covid19. Ci sono dei protocolli, delle procedure molto chiare e ci devono dire se sono state rispettate”.
Nel Lazio la richiesta di documentazione riguarda le strutture Bellosguardo di Civitavecchia e San Raffaele di Rocca di Papa.