logo
    Economia e Lavoro
    11 Giugno 2020
    Da lunedì al via le domande. C'è tempo fino al 24 agosto
    D. Rilancio, CNA: “Indennizzo a fondo perduto per imprese e partite Iva colpite dal lockdown”

    CIVITAVECCHIA-VITERBO – Le imprese e le partite Iva colpite dal lockdown da lunedì prossimo potranno richiedere l’indennizzo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che definisce le modalità per ottenerlo. Per l’invio della domanda, c’è tempo fino al 24 agosto. All’erogazione provvederà l’Agenzia delle Entrate tramite l’accreditamento diretto nel conto corrente bancario o postale.

    Il contributo è riservato ai titolari di ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, purché l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare di aprile 2019. A meno che l’interessato non abbia avviato l’attività dal 1° gennaio dello scorso anno: in questo caso, usufruisce dell’indennizzo, indipendentemente dal calo del fatturato. La stessa cosa vale per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa in un comune danneggiato da eventi calamitosi e ancora in emergenza il 30 gennaio 2020.

    “Si concretizza un intervento atteso dal mondo delle micro, piccole e medie imprese e delle partite Iva, – affermano dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia  arrivate stremate alla fase della riapertura. I nostri operatori sono già pronti per procedere subito alla trasmissione delle richieste a favore di quanti usufruiscono dei servizi del sistema CNA e, come sempre, per garantire informazioni e consulenza a tutti gli interessati”.

    Il calcolo del contributo è semplice, alla diminuzione del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto a quelli di aprile 2019, si applica una specifica percentuale, che varia in base ai ricavi o compensi complessivi conseguiti nel periodo d’imposta 2019: è del 20 per cento se la soglia non supera i 400.000 euro, del 15 per cento non oltre 1 milione di euro, del 10 per cento fino a 5 milioni”, spiega la CNA. Il bonus viene riconosciuto, in ogni caso, per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

    Il contributo è escluso dalla tassazione, sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap, e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.