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    Sanità
    20 Novembre 2020
    Fino ad ora il servizio è stato garantito ma sale la preoccupazione
    Ossigeno, sempre meno bombole
    Baldini: "Soltanto nel quartiere ho 12 clienti positivi curati a domicilio"

    CIVITAVECCHIA – Anche a Civitavecchia si affaccia lo spettro della mancanza di bombole di ossigeno per la terapia domestica. A lanciare l’allarme è il farmacista Andre Baldini, della farmacia Il Faro che serve il popoloso quartiere periferico di San Liborio. «Non c’è ossigeno – ha detto – ho alcuni clienti covid positivi, a domicilio, e a rischio per diversi motivi tra cui la fascia d’età che me lo richiedono e non posso fornirglielo. Stiamo riscontrando grosse difficoltà nell’approvvigionamento. Le ditte, parliamo di un problema a livello nazionale, non hanno le bombole e le aziende non sono in grado di fornirmi i quantitativi di cui ho necessità. Soltanto nel quartiere – ha spiegato Baldini – ho 12 clienti positivi e sintomatici curati a domicilio con polmoniti insterstiziali più o meno gravi e non riusciamo ad aiutarli. È una situazione dolorosa e mortificante». Una difficoltà esasperata dal fatto che un farmacista, bene o male, conosce tutto il quartiere specie in realtà come quella di San Liborio. «Sei nel territorio tutti i giorni – ha sottolineato Baldini – e c’è un rapporto diverso con le persone e non poterli aiutare come vorremmo è davvero frustrante. Attualmente riesco a ricevere una bombola ogni 2 o 3 giorni». Si sposta la terapia a casa per non gravare sui posti letto ospedalieri, ove possibile, ma c’è bisogno di ossigeno. Anche se a quanto pare a mancare non è tanto il farmaco di per sè quanto le bombole che vanno riempitedi volta in volta. In questo senso va l’iniziativa della farmacia Palombo. «Stiamo cercando di sensibilizzare i nostri clienti – ha detto Vincenzo Palombo – ricordando l’importanza di riportare indietro le bombole finite o che non sono utilizzate. In questo momento c’è carenza e si sta cercando di rastrellare tutte le bombole essendo aumentata la richiesta esponenzialmente». Anche in altre farmacie si è riusciti a garantire il servizio, come per la Palombo, ma comunque il calo della disponibilità è sempre più tangibile e c’è preoccupazione.