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    Politica
    15 Dicembre 2020
    Prosegue la bufera su Palazzo del Pincio
    Lista Tedesco fa retromarcia: ”Basta polemiche, bisogna pensare solo al lavoro per la città”
    La compagine di Magliani, Mecozzi e La Rosa interviene correggendo il tiro rispetto al resto della maggioranza su Augello e Angelilli: "Meritano rispetto per quanto fatto finora"

    CIVITAVECCHIA – “La fase politica della verifica di maggioranza si è purtroppo chiusa con lo strappo con Fratelli d’Italia: non rappresenta questo l’epilogo che volevamo. È anche vero che il clima in maggioranza si stava ormai facendo davvero invivibile e serviva una sterzata per consentire al Sindaco e a tutta la sua compagine di incidere in maniera efficace e rapida sui tanti temi roventi sul tappeto.  Ora, però, far seguire a questa vicenda una coda polemica infinita darebbe alla cittadinanza una immagine davvero desolante della sua classe politica. Ragion per cui, ce ne guarderemo bene. C’è molto da fare prima di potersi abbandonare ai piaceri delle chiacchiere da bar che peraltro non ci appartengono. La fase drammatica per Civitavecchia che stiamo attraversando avrebbe bisogno non di personalismi esasperati, ma di più energie possibili messe al servizio della collettività. È questo il nostro unico interesse”.

    Inizia così una nota della Lista Tedesco che interviene dopo il polverone di questi giorni sollevato dalla “cacciata” di FdI dalla maggioranza.

    “Sono particolari che evidentemente a Roma non possono essere conosciuti nel dettaglio: lo diciamo con franchezza al senatore Andrea Augello e all’onorevole Roberta Angelilli, a cui va tutto il nostro rispetto per quanto fatto finora”.

    Proprio quest’ultima frase, aggiunta nella seconda versione del comunicato della Lista Tedesco inviata agli organi di informazione, praticamente ha segnato la presa di distanza della lista civica del Sindaco dal resto dei 13 di maggioranza, che 24 ore prima avevano firmato tutti insieme un comunicato in cui, anziché mostrare rispetto per i due esponenti di FdI, usavano toni di tutt’altro genere, cercando di spostare il tiro su presunte ingerenze dei due politici romani, non riuscendo a motivare altrimenti la crisi.