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    Politica, Porto
    23 Gennaio 2021
    Dopo i mal di pancia sulla designazione per il comitato di gestione, in maggioranza c'è una nuova gatta da pelare per il sindaco
    Delega al porto, Tedesco stretto tra Giammusso e Perello

    CIVITAVECCHIA – Nuova gatta portuale da pelare per il sindaco Ernesto Tedesco. Una delega per (almeno) due consiglieri comunali di maggioranza. In un momento in cui lo stesso Tedesco ha ridotto al minimo la sua coalizione e in cui “uno” non vale uno, come nel M5S, ma vale tutti.

    I nuovi mal di pancia, archiviata (Moscherini e Tar permettendo) la questione della designazione del comitato di gestione, riguardano ora la delega al porto, che all’inizio della consiliatura era in capo al vice sindaco Massimiliano Grasso.

    A giugno scorso poi Tedesco la cancellò, dando a Grasso la delega allo Sviluppo, in toto, al posto di quella allo sviluppo portuale.

    Antonio Giammusso

    Da allora iniziò il pressing sul primo cittadino: in primis da parte del coordinatore della Lega Antonio Giammusso, che ha fatto scendere in campo a suo sostegno il capo della Lega nel Lazio, Claudio Durigon. La cosa non avrebbe fatto piacere a Tedesco, che se l’è legata al dito nei confronti del suo consigliere comunale, con il quale è sceso il gelo.

    Nel frattempo c’è il preferito di Tedesco a rivendicare l’incarico: Daniele Perello, che da quando ha fatto asse con Forza Italia e si è “liberato” anche di Giancarlo Frascarelli dal “laboratorio” passa regolarmente all’incasso (politicamente, si intende). Dopo il posto in Giunta per Barbieri, ora Perello chiede per sé la delega per trattare direttamente sull’asse Pincio-Molo Vespucci.

    Daniele Perello

    E anche a lui Tedesco avrebbe assicurato di essere pronto ad assegnare l’ambito incarico. Come se non bastasse, dopo la figuraccia rimediata con Damiano Magliozzi per il comitato di gestione, ora Forza Italia pone la questione porto, visto che la Lega ha già incassato la designazione di Scotti sull’asse Monti-Giammusso. Come andrà a finire?

    Probabilmente sarà il Sindaco stesso a tenere i rapporti istituzionali al livello più alto con l’Adsp, finendo per scontentare tutti.

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