logo
    Amministrazione, Politica
    11 Febbraio 2021
    Il Sindaco deve procedere alla nomina del terzo componente del Cda, ma in maggioranza sale la tensione e c'è chi spinge per azzerare l'organo amministrativo
    Csp, nuovo rebus per Tedesco
    Tra i 15 nomi tra cui scegliere stavolta c'è anche Matteo Mormino su cui il primo cittadino ha fatto retromarcia dopo non averlo ritenuto idoneo solo pochi mesi fa. Intanto però ancora il Pincio non ha chiuso la vicenda più importante per il futuro della società: la ricapitalizzazione. Lunedì nuova assemblea

    CIVITAVECCHIA – Nuove tensioni in maggioranza per la Csp. In attesa di definire il futuro stesso della società (la nuova assemblea per la ricapitalizzazione è convocata il 15 febbraio), il sindaco Ernesto Tedesco sta chiudendo il procedimento per la nomina del terzo membro del Cda. Nomina che ancora non è avvenuta, ma già tra i 13 consiglieri rimasti in maggioranza c’è chi vorrebbe azzerare completamente l’organo amministrativo della municipalizzata e procedere alla revoca degli incarichi del presidente Antonio Carbone e della consigliera Valentina Sanfelice di Bagnoli per poi nominare non uno ma tre nuovi componenti del cda.

    In realtà, l’impasse c’è già anche per la scelta di un solo consigliere. Allo stato attuale sarebbe la Lega a dover indicare al Sindaco il nome, essendo già rappresentati nel cda sia la Lista Tedesco (Carbone è espressione diretta del Sindaco, che di fatto ha quindi “occupato” un posto per la propria lista) che Forza Italia, da cui scaturì l’indicazione per la consigliera partenopea (perché non è affatto vero che fosse l’unica donna ad aver presentato la domanda). Daniele Perello aveva auspicato che quel posto fosse ricoperto da Daniele Barbieri, che però poi è diventato assessore alle Partecipate, quindi la scelta spetta alla Lega.

    Che però al suo interno è divisa tra chi vorrebbe il ritorno di Patrizio Podda, già presidente di Etruria Servizi con il sindaco Alessio De Sio, e chi invece vedrebbe bene l’avvocato Matteo Mormino, candidato nella lista salviniana e che un anno fa era stato addirittura ritenuto non idoneo ad essere convocato per il colloquio. Stavolta invece lo stimato legale civitavecchiese è stato chiamato dal primo cittadino, che ben dovrebbe conoscere tutta la sua competenza e professionalità. Cosa sia cambiato in questi mesi per far tornare Tedesco o chi per lui sui suoi passi non è dato sapere. Certo è che implicitamente il Sindaco ha riconosciuto che nella selezione del primo bando fu commesso un errore di valutazione nei confronti di Mormino.

    Altra figura di grandi capacità gestionali che si era presentata allora e si ripropone oggi tra i 15 partecipanti al bando è Cinzia Marzoli. Altri nomi conosciuti sono quelli di Stefano Godani e dell’ex assessore e consigliere comunale Mario Fiorentini. Un altro ex consigliere, Fabrizio Lungarini, allora collega del capogruppo della Lega Raffaele Cacciapuoti nel blocco di liste civiche di Pietro Tidei, potrebbe essere in pole in caso di azzeramento del cda.

    Appare paradossale che il nuovo toto-nomine, per una o per tre poltrone che sia, venga lanciato quando ancora Tedesco non ha definito e chiuso la questione più importante per la sopravvivenza stessa della società: il ripianamento delle perdite e la ricapitalizzazione, già slittati nelle due assemblee convocate dopo l’approvazione della delibera 78 a fine ottobre. Vedremo se la terza convocazione, lunedì prossimo, sarà quella buona.