«Nessun taglio raso è stato approvato e nessun taglio raso può essere approvato per ragioni legali». Lo dice l’Università agraria di Civitavecchia che risponde alle dichiarazioni della Lipu dei giorni scorsi. «Le superfici boscate – aggiungono – saranno soggette ad un taglio di utilizzazione forestale ordinario secondo la norma vigente e maggiore del minimo consentito sarà l’attenzione al rilascio delle piante, con gli stessi interventi valutati attentamente ed approvati da tutti gli enti preposti alla tutela del territorio». L’Agraria sottolinea anche che il «progetto contestato dalla Lipu prevede che Fosso dell’Oro, Monte Paradiso, Buche della Madonna, Infernaccio e Puntone della Molaccia siano destinate a bosco con funzione protettiva naturalistica, ben 129 ettari con un vincolo che li garantisce per il futuro mentre quelli oggetto di contestazione sono soltanto 30 ettari nei quali il taglio ha una funzione sia produttiva che di difesa fitosanitaria».
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