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    Cronaca
    19 Marzo 2022
    Dalla prossima settimana dieci alunni entreranno in classe con i loro nuovi compagni
    Le scuole accolgono i bimbi ucraini

    LADISPOLI – Lo sguardo perso nel vuoto, poi l’abbraccio dei nuovi compagni e delle maestre pronti a rincuorarlo. La prima bimba ucraina è entrato nella seconda elementare della Corrado Melone. I profughi arrivati a Ladispoli hanno superato quota novanta. Continua soprattutto a crescere il numero delle donne ucraine e dei loro figli minorenni ospiti di connazionali residenti, amici e anche dell’associazione “Aspettando un angelo” che ha messo a disposizione diversi appartamenti dislocati nella città balneare. Passano i giorni e anche gli istituti scolastici iniziano ad attivarsi sul fronte della solidarietà accettando le richieste di iscrizioni temporanee dei bambini fuggiti dall’Ucraina. Oltre alla bambina di 7 anni ce ne saranno altri quattro alla Melone a partire da lunedì. Lo ha confermato il preside, Riccardo Agresti, che si è sentito con il sindaco, Alessandro Grando, dando piena disponibilità all’accoglienza. Un gruppo è previsto invece nel plesso del Terzo circolo didattico. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali. «Cinque bambini ucraini saranno inseriti in questa scuola – ufficializza Fiovo Bitti – Ringraziamo l’istituto e in particolare la dirigente, Giovanna Bruno, molto disponibile. I bambini hanno età varia, perciò nei prossimi giorni entreranno sia nelle classi delle elementari che delle medie». Uno al massimo due studenti nei prossimi giorni sono attesi anche nell’istituto dell’Alberghiero di via Federici che si è messo a disposizione del Comune e della macchina dei volontari della Protezione civile che stanno gestendo l’emergenza annunciando, con le parole della preside Vincenza La Rosa, di poter contare su una docente che parla perfettamente il russo. «Tramite preziosi mediatori culturali e docenti che conoscono la lingua diventa possibile la collocazione dei piccoli ucraini nelle aule per dar loro anche un senso di normalità dopo tutto quello che stanno vivendo in questo periodo terribile», è quanto affermato sempre da Bitti.

    Per quanto riguarda gli alloggi, allora nulla di fatto nonostante il bando pubblico del Comune. C’è molta incertezza a riguardo anche perché i privati, tra cui titolari di alberghi e di B&b che vorrebbero farsi avanti, non sanno esattamente quanti contributi economici riceverebbero. Si è parlato per vie ufficiose di 70 euro a stanza ma la Giunta presto si metterà in contatto con la Prefettura anche perché i casi presto potrebbero arrivare a 100. Alcuni ucraini sono stati già accompagnati in altre regioni, come Abruzzo e Marche. I volontari della Protezione civile continuano a girare casa per casa mentre nel frattempo Croce Rossa Italiana, Assovoce, Humanitas, Animo e tante altre associazioni spediscono pacchi a Roma che poi verranno portati al confine. Tra le storie della disperazione anche quella di una famiglia moldava che per giorni ha ricevuto sostegno riferendo ai volontari ladispolani di essere ucraini. Dopo poche ore l’imbroglio è stato scoperto e i cittadini dell’Est hanno lasciato la città.

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