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    Cronaca
    4 Aprile 2022
    Frosinone – Caos in Tribunale, si indaga su cancelliere e avvocati.

    FROSINONE – Un cancelliere e due avvocati del Tribunale di Frosinone rischiano pesanti conseguenze perché accusati di corruzione. Nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, è emerso un quadro alquanto controverso: l’addetto alla cancelleria è intervenuto più volte più volte nel sistema di designazione ottenendo svariati annullamenti dei giudici designati a favore dei due avvocati per cause relative ad incidenti stradali con relativi risarcimenti da decine di migliaia di euro.

    Il sostituto procuratore ha chiuso le indagini a loro carico, e nei prossimi giorni inizieranno gli interrogatori. Uno dei due avvocati indagati, già membro del Consiglio dell’Ordine forense, si è dimesso dall’incarico a seguito di quest’inchiesta.

    Ma non è finita qui. Lo stesso cancelliere avrebbe escogitato un sistema per riciclare marche da bollo e contributi unificati già utilizzati. Ma anche questa follia è finita sotto la lente della Procura della Repubblica di Frosinone che ha chiuso le indagini sull’assistente giudiziario in servizio presso la cancelleria civile del giudice di pace e su una dipendente del consiglio dell’ordine degli avvocati e addetta alla segreteria dell’organismo di mediazione forense.

    Il sistema messo in atto dai due sembrerebbe essere molto redditizio visto che, dal 2017 al 2020, secondo la Procura, il cancelliere avrebbe incassato 43.561 euro.

    La Procura descrive così il modus operandi: l’assistente giudiziario riceveva dagli avvocati le note di iscrizione a ruolo senza le marche apposte; lui stesso dava la propria disponibilità ad acquistare marche e contributi, intascando il controvalore in denaro e, quindi, assicurava che avrebbe provveduto lui stesso ad apporli sulle note che gli venivano consegnate dai difensori. A quel punto il gioco era fatto: tratteneva per sé il denaro e apponeva, sulle note di iscrizione a ruolo, le marche ed i contrassegni già utilizzati, dei quali si era appropriato ritagliandoli dai fascicoli archiviati.

     

    Severino Pio