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    Natura
    16 Giugno 2022
    Tartarughe marine, l’allarme dell’Enpa: “Nelle ultime 24 ore trovati morti otto esemplari”

    ROMA – Nella Giornata Mondiale delle Tartarughe Marine l’Enpa – proprio in queste ore impegnata in monitoraggi sulle spiagge del Cilento sulle tracce delle tartarughe Caretta caretta e che stamattina ha trovato un nuovo nido a Camerota (Salerno) – ricorda come dobbiamo comportarci quando le incontriamo e quali sono le minacce più frequenti alla sopravvivenza di questa specie. Nelle ultime 24 ore l’Enpa ha recuperato otto tartarughe morte: 6 ieri con la Sezione di Lagosanto, una oggi sempre a Lagosanto (Ferrara) e una in provincia di Caserta, una mamma tartaruga adulta trovata morta a Castel Volturno, con la rete da pesca attaccata attorno alla pinna. L’Ente Nazionale Protezione Animali con il ”Progetto Tutela Animali Marini Enpa” è presente con diverse sezioni sul territorio per assistere e tutelare animali marini come le tartarughe Caretta caretta. “Sono ormai diversi anni – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che i nostri volontari collaborano con i centri specializzati e con le istituzioni per garantire la sopravvivenza di questa specie particolarmente protetta. Lo scorso anno, solo in Cilento il monitoraggio quotidiano dei nostri volontari ha portato all’individuazione e alla messa in sicurezza di 52 nidi che hanno dato vita a oltre 3mila piccole tartarughe le quali hanno raggiunto il mare in sicurezza”. “Inoltre facciamo ogni anno campagne informative direttamente nelle spiagge per sensibilizzare i bagnanti e informarli su come muoversi in caso di ritrovamenti di tracce, nidi e tartarughe. E ancora, collaboriamo alla ricerca scientifica recuperando, purtroppo ancora troppo spesso, gli esemplari morti per portarli agli istituti zooprofilattici che li esaminano per stabilire le cause della morte. -continua Rocchi – La pesca intensiva con tutto quello che comporta e la plastica nei nostri mari sono i primi killer di questi animali incredibili. Solo la Sezione di Lagosanto lo scorso anno ha recuperato44 tartarughe morte, ieri ne ha recuperate 6 e in queste ore è impegnata nel recupero di una tartaruga morta. Non possiamo più stare a guardare!”. Se si vede, spiega l’Enpa, una tartaruga che risale la spiaggia o che torna verso il mare potrebbe essere una femmina adulta che sta cercando un luogo adatto per depositare le sue uova. È importante non disturbare l’animale per evitare di stressarlo in un momento così delicato, infatti la risalita e la deposizione richiedono un grande dispendio energetico, e se infastidita potrebbe tornare in mare per cercare un’altra spiaggia. Se si incontra l’animale in queste fasi, o le tracce sulla sabbia lasciate dal suo passaggio, contattate la capitaneria di porto al 1530. Evitate di cancellare le tracce fino all’arrivo dei biologi e dei volontari. Non sostate davanti o ai lati dell’animale. Non illuminatelo, neanche per fare delle foto.