
FROSINONE – 13 anni fa, dopo il ritrovamento di alcuni capi di bestiame morti dopo per bevuto l’acqua del fiume, si è cercato di fare luce e cercare i colpevoli di dell’inquinamento ambientale nella Valle de Sacco. Un processo travagliato, durato tanto tempo. Così tanto che nei giorni scorsi c’è stata l’udienza finale presso la Corte d’Appello di Roma. Condanna a due anni dell’ex direttore della Caffaro SRL di Colleferro e il risarcimento delle parti civili, ma alla fine è arrivata la prescrizione a mettere una pietra tombale all’intera vicenda. Quindi condanna confermata, ma il reato cade in prescrizione.
Nessun colpevole accertato giuridicamente e annullati tutti i risarcimenti. Decisione accolta con estrema amarezza dalle associazioni che hanno seguito come parte civile tutta la vicenda. Il disastro ambientale c’è stato, ma nessuno pagherà per aver distrutto la valle del Sacco.