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    Sanità
    6 Luglio 2022
    Lazio – Maselli (FdI): “Nuova riconversione posti letto Covid fallimento strategia D’Amato”

    ROMA – “La Regione Lazio ha chiesto alle Asl e alle aziende ospedaliere del Lazio di riattivare entro il 9 luglio i posti covid per un totale di 844 posti. A parte lo Spallanzani che ha a disposizione 148 posti, gli altri 696 posti letto covid verranno ‘recuperati’ chiudendo ancora una volta interi reparti e compromettendo quindi tutta una serie di attività essenziali che porteranno all’ennesimo rinvio di visite mediche specialistiche, di interventi chirurgici e all’inevitabile e incontrollato fenomeno dell’allungamento delle liste di attesa. Quanto sta accadendo è esattamente quello che vado sostenendo da due anni, cioè che l’idea di creare nel Lazio tutta una serie di reparti covid a macchia di leopardo, che aprono e chiudono a secondo delle esigenze, è una strategia sbagliata perché penalizza e indebolisce fortemente il sistema sanitario laziale”.

    Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di FDI Massimiliano Maselli.

    “Sarebbe stato molto meglio pensare, come avevo suggerito (inascoltato) all’assessore alla Sanità D’Amato, ad una riorganizzazione della rete ospedaliera e alla trasformazione di alcune strutture sanitarie esistenti in Covid hospital. Questo soprattutto per non sospendere le attività di medicina, di chirurgia generale, di cardiologia, di cardiochirurgia, di oncologia e via dicendo, e garantire dunque tutti gli interventi programmati a tutela dei pazienti in lista d’attesa. Nel Lazio ci sono varie realtà che avrebbero potuto essere destinate a diventare Covid Hospital ma nulla è stato fatto. Non solo, ma l’Istituto Spallanzani, unico Covid hospital, non è neanche a pieno regime perché mi risulta che potrebbe attivare fino a 200 posti letto e anche oltre”.

    “Allora, prima di creare allarmismo nelle strutture ospedaliere, l’assessore D’Amato (che chiederò venga a riferire in un’apposita audizione) si attivi per permettere allo Spallanzani di funzionare al massimo delle proprie potenzialità”, conclude Maselli.