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    Economia e Lavoro, Sanità
    12 Luglio 2022
    Lazio – Sanità, sindacati in stato d’agitazione per carenza di personale

    ROMA – La sanità del Lazio è in difficoltà e i sindacati lanciano l’allarme. “Le carenze di personale stanno bloccando i servizi alla salute e la Regione Lazio continua a tenere fermi i concorsi, facendo di fatto saltare tutti gli accordi sottoscritti per colmare le voragini negli organici delle aziende. Non assisteremo inerti a questo tracollo ai danni di lavoratori e cittadini. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale e siamo pronti ad arrivare allo sciopero”.

    Lo dichiarano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di categoria Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio, annunciando “battaglia per salvare il Servizio sanitario regionale”.

    “Nella delibera per il concorso da infermieri in capo alla Asl Roma 2,appena pubblicata, su 1.534 unità di personale richieste dalle aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, ne sono stati autorizzati 261 – spiegano – oltre l’80% in meno. Basta scorrere i numeri, per rendersene conto: all’Umberto I su 220 posti vacanti ne saranno coperti 30, alla Roma 4 e Roma 5 appena 25 su 120, a Rieti 22 su 95, al San Camillo Forlanini 30 su 200, dove va meglio come a Frosinone o alla Roma 1 si arriva a malapena a un quarto”. Oltre agli infermieri, “nella sanità del Lazio – aggiungono i segretari di categoria – mancano 7.000 lavoratori e solo nell’ultimo anno e mezzo ci sono stati 4.600 pensionamenti. Mancano figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. Da mesi siamo in attesa del bando di concorso per Oss, figura quasi sconosciuta nella nostra regione, di cui è capofila il Ptv, così come delle selezioni per infermieri di emergenza, capofila Ares 118, ma tutto è fermo. Ormai è palese a tutti in quale stato drammatico versi la sanità laziale. Non c’è azienda in cui non si lavori sul filo del collasso. Le criticità stanno esplodendo – concludono – tanto più di fronte alla nuova crescita dei contagi Covid”.