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    Energia e ambiente
    15 Novembre 2022
    Civitavecchia – Via la centrale a carbone e spazio a Distretto di Energie Rinnovabili

    CIVITAVECCHIA – Il Piano per la Transizione Ecologica di Civitavecchia 2022-2026 della Regione Lazio, settore energia, approvato dalla Giunta, è stato presentato oggi dall’assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, a Civitavecchia presso la sede dell’Autorità portuale. Via la centrale a carbone di Civitavecchia e spazio al primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio, composto da un parco eolico offshore di 270 MW, il primo d’Italia e del Mediterraneo, batterie per 36 GWh, impianti a idrogeno H2 di 113 MW e impianti fotovoltaici di 655 MW complessivi. “Si tratta di un progetto che, abbiamo stimato, potrà generare complessivamente oltre 3mila nuovi posti di lavoro per i tre anni di impianti, circa 1800 annui, di cui 1.200 per la produzione e 601 per la loro installazione, cui vanno ad aggiungersi per gli anni successivi quelli derivanti da tutto l’indotto», ha detto la Lombardi.

    Il Piano per la Transizione Ecologica di Civitavecchia prevede quali assi strategici d’intervento: la trasformazione dell’area portuale, il nuovo distretto energetico, turismo sostenibile e nuovi poli produttivi e innovativi. Tra le altre misure, per il turismo sostenibile, superare l’attuale vocazione prettamente crocieristica proiettando il porto verso una pianificazione basata su un’offerta più ampia. Per quanto riguarda invece la parte dei nuovi poli produttivi e innovativi, è stato analizzato e definito il ruolo della città nell’ambito industriale e d’innovazione dell’economia del mare, a partire dal progetto del porto verde. «Per realizzare tutto ciò, come Regione Lazio – ha detto l’assessora Lombardi – abbiamo già approvato una serie di provvedimenti propedeutici alla realizzazione di questo Piano, come ad esempio la Zona di interesse strategico per il settore Energia al largo di Civitavecchia, nell’ambito della definizione dei Piani di Gestione dello Spazio Marittimo, andando così a ritagliare il perimetro in cui dovrà essere collocato il parco eolico, e la Zona Logistica Semplificata, per una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di creare una forte interconnessione tra i porti e i comuni interni del territorio».