Apoteosi Lazio. All’Olimpico i biancocelesti battono 1-0 la Roma e fanno loro pure il derby di ritorno. Si ribaltano umori e morale settimanali. Sarri che stacca Mourinho in classifica, 3 derby su 4 nell’ultimo biennio, 2 su 2 stagionali. La Lazio vede la Champions: adesso sono 5 le lunghezze sui rivali in quinta posizione. Aquile che volano altissime: latitudini prestigiose, seconda piazza, sfruttando i concomitanti KO delle milanesi.
Partita contratta, tattica, come spesso gli ultimi derby della capitale. Ancora una volta come quello d’andata. E come quello d’andata, Ibanez combina un’altra sciocchezza, un’ingenuità che costa carissima ai giallorossi: doppio giallo, espulso, Roma in 10 già nella prima frazione. Senza Mourinho Foti corre ai ripare, il quarto d’ora di intervallo per provare a chiudere spazi e rinsaldare l’ambiente. Ma la Lazio sente l’odore del sangue, tesse e palleggia, fin quando trova varco giusto e la stoccata la mette Zaccagni, che decide in diagonale e la mette all’angolino, spedendo in paradiso la curva Nord. Nel finale assalti giallorossi che troverebbero pure il gol del pareggio in mischia, ma il controllo annulla. Così ultimi minuti, tensione, qualche spintone: è derby. Derby che al triplice fischio, come all’andata, dipinge l’Olimpico di colori biancocelesti. Per la Roma notte fonda, altro boccone amaro da digerire.
