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    Politica
    31 Marzo 2023
    Civitavecchia, sorpresa al Pincio: la Mari non lascia la presidenza del Consiglio comunale

    di Marco Gubetti

    CIVITAVECCHIA – Sorpresa. Nel consiglio comunale di Civitavecchia di questa mattina al Pincio, tutti si aspettavano le dimissioni della presidente del Consiglio Emanuela Mari, di Fratelli d’Italia, approdata in consiglio regionale a metà febbraio e con in tasca la freschissima elezione a presidente della II Commissione alla Pisana (Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli). E invece niente. Nessun accenno in apertura di seduta e neanche alla fine dei lavori. Niente di niente. La Mari decide per ora di restare sia consigliera regionale, sia consigliera comunale. E fin qui passi, la legge in questo senso non pone ostacoli. Diverso è il discorso sulla carica di presidente del Consiglio: in questo caso si tratta di una carica istituzionale di grande importanza e chi la ricopre deve essere sul pezzo sempre, pronto a seguire e a dirigere i lavori dell’Aula. Difficile svolgere questa funzione al meglio se nel frattempo si è in Consiglio regionale e tra l’altro, da ieri, a presiedere anche un’altra Commissione. Intendiamoci, anche qui non esiste nessun impedimento di legge: esiste però una regola non scritta, di bon ton politico-istituzionale, che impone di lasciare una carica quando se ne ottiene un’altra, proprio per dare spazio e  la possibilità di fare esperienza ad altri colleghi  del proprio schieramento. Il caso comincia a essere francamente imbarazzante, anche perché la prima a dire che avrebbe lasciato la carica di presidente del Consiglio comunale era stato proprio la Mari, all’indomani della sua elezione in Regione. L’esponente della destra aveva posto come orizzonte temporale quello dell’approvazione del bilancio di previsione, provvedimento che è stato approvato nella seduta della scorsa settimana, l’ultima tenutasi prima di quella di stamattina. Ecco perché a tutti sembrava pacifico che la giornata di oggi dovesse essere quella del passo indietro. E invece: sorpresa…