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    Politica
    24 Giugno 2023
    Lazio – Rocca si dimette da presidente della Croce rossa

    ROMA – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si è dimesso dalla presidenza della Croce Rossa Internazionale e della Mezzaluna Rossa. Rocca ha annunciato le sue dimissioni in una lettera già inviata alle organizzazioni dei 192 paesi membri e alla segreteria di Federazione. La decisione è stata presa con “dolore” per proteggere la Federazione della Croce Rossa da eventuali polemiche legate al suo ruolo di governatore, come quella sul mancato patrocinio della Regione Lazio al Gay Pride di Roma. A spiegare le motivazioni della sua decisione è lo stesso presidente Rocca, in una intervista a “Il Messaggero”. “Mi sono dimesso dal ruolo di presidente ma non dalla Croce Rossa di cui rimango sempre un volontario. Ho preso questa decisione con dolore ma anche con grande senso di responsabilitá”, dichiara Rocca. La decisione è arrivata “per evitare che quella che considero la parte piú bella della mia vita possa essere strumentalizzata o danneggiata dal fatto che svolgo l’importante funzione di presidente del Lazio – risponde Rocca. – Voglio evitare che le mie decisioni politiche e in generale la mia attivitá alla guida della Regione possano creare confusione in una istituzione a me carissima, che è presente in 192 Paesi del mondo e che deve sempre godere della fiducia di tutti”.

    La polemica legata al ritiro del patrocinio della Regione Lazio Lazio al Gay Pride, “mi ha fatto riflettere – precisa Rocca -. Lo avevo dato il patrocinio ma sono caduto nella manipolazione del portavoce di quella manifestazione. Mi hanno fatto passare per un nemico dei diritti civili, compresi quelli Lgbt, quando io invece li ho sempre sostenuti e difesi sia ín Italia sia nel mondo. La mia storia parla per me – sottolinea Rocca -.E comunque quella vicenda mi ha fatto venire il dubbio se non fosse stato il caso di tirare fuori la Croce Rossa da questo tipo di manipolazioni. Il fatto di essere presidente di questa grande istituzione mi ha impedito di rispondere a tono alle accuse assurde che mi venivano mosse, obbligandomi ad entrare in un terreno scivoloso com’è quello della maternitá surrogata che divide molto e anche la stessa comunitá internazionale impegnata nei diritti civili e le organizzazioni femministe. In questo ginepraio la Croce Rossa non deve essere coinvolta pagando il prezzo delle polemiche che a volte chi ricopre il mio ruolo politico-istituzionale può trovarsi ad affrontare”.

    Per la futura guida di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa, sará convocata, “probabilmente a dicembre”, un’assemblea generale straordinaria e in quella sede sará eletto il successore di Rocca. “Fino a quel giorno, continuerò ad esercitare il mio ruolo con la determinazione e la passione di sempre. Del mio lavoro in Croce Rossa mi fa molto piacere ricordare lo sblocco degli aiuti umanitari per la crisi in Venezuela nel 2019, oppure il ruolo svolto durante la pandemia – racconta Rocca nella sua intervista -. In generale la Croce Rossa ha aumentato il grado di fiducia da parte dei Paesi e delle popolazioni di tutto il mondo, tanto è vero che le contribuzioni si sono quadruplicate negli ultimi 4 anni. Per tutto questo, e per tanto altro, chiudere questo ciclo per me non è una scelta semplice. Ma anteporre gli interessi delta Croce Rossa e dei 16 milioni di volontari che vi partecipano è sempre stata la mia prioritá e mi confortano le centinaia di messaggi di ringraziamento che mi stanno arrivando da ogni parte del mondo”, conclude il presidente della Regione Lazio.