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    Cronaca
    3 Agosto 2023
    Rieti: cinque molotov contro una chiesa, una banca e tre distributori

    Fermato un giovane reatino che “evidenzia atteggiamenti di odio verso le istituzioni repubblicane”

     

    RIETI  – La notte tra il 31 luglio e il 1° agosto è stata per Rieti una notte di autentico terrore. Nel giro di pochi minuti si sono avvertite ben cinque esplosioni in una zona periferica della città. In effetti sono state lanciate cinque bottiglie incendiarie che avrebbero potuto far danni molto maggiori di quelli che alla fine si sono registrati. La prima molotov ha colpito la banca Unicredit del nucleo industriale, una seconda ha danneggiato il portone della chiesa di Madonna del Passo, mentre le altre tre hanno colpito i distributori di carburante situati: uno a Bazia, un altro sulla Statale per l’Aquila e un ultimo in Via Oreste Di Fazio. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno subito unito gli sforzi per arrivare a identificare gli autori del gesto. E il lavoro delle forze dell’ordine ha dato i suoi frutti nel giro di poche ore. I Carabinieri sono riusciti a individuare il profilo di uno degli autori del gesto (o forse l’unico, questo è un aspetto ancora da chiarire) e alla macchina guidata per darsi alla fuga. Si tratterebbe di un giovane di origini reatine che però è residente in Germania. Ieri mattina, gli investigatori della Polizia di Stato, hanno bloccato il presunto autore del gesto ed effettuato alcuni controlli: gli agenti, a seguito della perquisizione presso il suo domicilio, hanno trovato una tuta da meccanico e un passamontagna scuro molto simili a quelli indossati dall’uomo ripreso dalle telecamere di sicurezza, nonché un involucro di cartone che conteneva bottiglie di birra identiche ai resti di quelle sequestrate nelle stazioni di servizio e nell’istituto di credito danneggiati. L’uomo è indiziato per i reati di fabbricazione di armi da guerra, porto in luogo pubblico di armi da guerra aggravato e danneggiamento seguito da incendio. Interrogato in questura, l’uomo non avrebbe ammesso esplicitamente le proprie responsabilità, ma avrebbe mostrato – come scrive la Polizia – “un atteggiamento di odio nei confronti delle istituzioni repubblicane” e delle forze dell’ordine e avrebbe minacciato di essere pronto a compiere gesti come quello dell’altra sera.