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    16 Agosto 2023
    Calcio – Caos per il post Mancini. Il parere dell’avvocato Fantini (originario di Ferentino) sulla “clausola anti-Spalletti”

    ROMA – Dopo le dimissioni di Roberto Mancini da Commissario Tecnico della Nazionale di calcio italiana, si è aperta la strada alla sua successione. Non senza polemiche.

    Il candidato più probabile per il dopo Mancio è Luciano Spalletti, che ha lasciato la panchina del Napoli dopo la vittoria del campionato con i partenopei. Dopo l’addio alla panchina del Napoli, il Presidente De Laurentis ha messo nero su bianco una clausola che blocca il tecnico ed evita soprattutto di trovarselo avversario nel breve termine (la cosiddetta ‘Clausola anti concorrenza’).

    Una gatta da pelare senza precedenti per la Figc, in quanto il Presidente del Napoli, per liberare il suo ex allenatore, pretende il pagamento della penale per intero.

    Per sbrogliare la matassa sono stati interpellati validi professionisti. Tra questi il ciociaro Alberto Fantini, avvocato ed esperto di diritto sportivo, legato alla città di Ferentino.

    Intervistato nel corso di ‘Calciomercato l’Originale’, l’avv. Fantini ha spiegato la sua interpretazione a proposito della clausola: “Ci troviamo di fronte a una clausola che impedisce a Spalletti di fare l’allenatore, cioè il suo mestiere. A mio avviso questa clausola pone un problema di compatibilità con la tutela costituzionalmente garantita del diritto al lavoro. Sono d’accordo con chi ritiene che tale clausola non si inquadri ragionevolmente nel cosiddetto patto di non concorrenza, perché non si ravvisa concorrenza tra federazione e Napoli”

    Lo stesso Fantini, poi, contattato dall’Ansa, ha aggiunto: “L’ostacolo della clausola nell’accordo di rescissione con la società di De Laurentiis sarebbe insomma superabile. C’è da dire poi che nel mondo dello sport, e anche nel calcio, sono numerosi i casi di allenatori che lavorano contemporaneamente per una squadra di club e per la nazionale, anche di un altro Paese – sottolinea il legale -. Mancano infatti i presupposti di concorrenza, che invece contano molto se il nuovo incarico riguardasse un club della stessa categoria o anche di altri campionati esteri, In quel caso la clausola avrebbe il suo peso e sarebbe difficile da contestare, mentre potrebbe essere contestata, e con successo, in caso di impegno con una nazionale”, conclude Fantini.