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    17 Novembre 2023
    Sinner, ATP Finals: battuto Rune e girone chiuso in testa. Semifinale storica, primo azzurro di sempre: affronterà Medvedev

    A vele spiegate e sulle ali dell’entusiasmo. Trascinata dalla solita splendida cornice di pubblico di una Torino tutta per lui, ancora elettrizzata per lo storico successo su Djokovic, Sinner chiude in bellezza il girone verde delle Nitto ATP Finals e diventa il primo italiano di sempre a raggiungerne le semifinali in quasi 60 anni di storia della competizione. Djokovic ringrazia e passa come secondo perché Sinner ha battuto pure Rune in tre set, vincendo il primo, soffrendo per un infortunio alla schiena (fortunatamente niente di grave) durante il secondo, vincendo tutto al terzo.  6-2, 5-7, 6-4  all’interno di un’altra grande notte di sport azzurro a Torino. Un traguardo straordinario ma già ufficiale dal pomeriggio del giovedì, quando Djokovic (che ringrazia il favore e passa come secondo) battendo Hurkacz lascia un set all’avversario che consente la matematica di punteggio a Jannik di presentarsi molto più serenamente all’appuntamento serale. Che non sbaglia, troppo alta la forma psicofisica per fermarsi entro le semifinali, una volta battuto l’ostacolo più grande come Nole. Ed oggi scoprirà il suo avversario: affronterà la seconda forza dell’altro gruppo, dai risultati del venerdì pomeriggio diventa Medvedev. Dall’altra parte del tabellone, ovvero l’altra semifinale, sarà Alcaraz vs Djokovic. Insomma, grosse possibilità che siano proprio i 4 tennisti più forti al mondo ad affrontarsi in semifinale. Sinner aspetta dunque i risultati del venerdì e prepara la semifinale del sabato, curioso di conoscer chiaramente chi sarà il suo avversario. In ogni modo un 2023 da favola per Sinner, primo italiano di sempre a raggiungere le semifinali delle ATP Finals, in una classifica in cui per la prima volta stabilmente come ai tempi di Panatta è un azzurro che naviga tra i primi 4, in una stagione che l’ha visto trionfare ben 4 volte tra cui una al primo Masters Mille della sua carriera. Insomma, la stagione delle sue vette più alte. Ma Jannik non sembra minimamente poter soffrire di vertigini.