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    Cronaca
    9 Gennaio 2024
    Sgarbi è indagato: furto di beni culturali. Svolta sull’opera del Manetti

    Il dipinto in questione sarebbe proprio quello sparito dal castello di Buriasco nel 2013. Per il sottosegretario c’è anche il rischio di ulteriori aggravanti. Vittorio Sgarbi, per i pm il quadro rubato è proprio il suo. E spunta anche un secondo caso…

    Vittorio Sgarbi è indagato per il furto del quadro del Manetti “La cattura di San Pietro” finito nel mirino di un’inchiesta congiunta de Il Fatto Quotidiano e Report.

    Ora si muove anche la procura di Macerata, ad aprire il fascicolo però sono stati i pm di Imperia: il reato contestato al sottosegretario è di furto di beni culturali. Sgarbi ha il domicilio a San Severino Marche e per questo gli atti sono passati all’altra procura.

    Ma il fascicolo – riporta Il Fatto – potrebbe finire in un’altra procura ancora per competenza territoriale. L’ipotesi di reato principale potrebbe allargarsi: contraffazione, ricettazione di opere d’arte e truffa. L’oggetto del furto sarebbe il dipinto La cattura di San Pietro di Rutilio Manetti, rubato nel 2013 dal castello di Buriasco in Piemonte.

    L’altra indagine invece fa riferimento a un dipinto attribuito a Valentin De Boulogne, anch’esso riprodotto nello stabilimento di Correggio. Dove ieri sono arrivati i carabinieri.

    Le altre contestazioni di reati – prosegue Il Fatto – potrebbero riguardare l’ipotesi che il sottosegretario del governo Meloni abbia modificato la tela per farla sembrare diversa rispetto a quello di proprietà di Margherita Buzio, che ha denunciato il furto all’epoca. Nell’occasione i ladri tagliarono la tela e graffiarono la cornice. Lasciando però un lembo del dipinto. Nell’opera esposta da Sgarbi a Lucca, più o meno al centro, appare una fiaccola che nelle foto dell’originale non c’è. Secondo il sottosegretario l’opera invece è stata ritrovata casualmente a Villa Maidalchina, una residenza nobiliare che nel 2000 viene acquistata da Rita Cavallini, la madre di Sgarbi. C’è poi la storia dell’esposizione del dipinto a Lucca: l’ipotesi è che non sia stato mostrato l’originale ma una riproduzione in alta risoluzione.