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    Energia e ambiente, Politica
    26 Febbraio 2024
    Frosinone – Rifiuti, è polemica tra Fabio De Angelis e Lega su aumento retroattivo Saf

    FROSINONE – È di questi giorni la notizia di una stangata da 14 milioni di euro in arrivo e destinata a colpire cittadini e imprese della provincia di Frosinone. La mazzata arriverà attraverso le bollette della Tari.

    La Regione Lazio con la Determina n. G02483 in data 22/03/2023 ha approvato “l’aggiornamento a consuntivo della tariffa di accesso all’impianto Tmb della Saf spa di Colfelice per l’anno 2020”.

    Con questo atto la Società Ambiente Frosinone (SAF), che gestisce l’impianto TMB di Colfelice, ha dovuto ricalcolare le tariffe a partire dal 1 gennaio 2020. L’aumento “retroattivo” ha portato i vertici Saf a calcolare un aumento dei costi pari a 14 milioni di euro solo per il periodo 2019-2021. Il timore, per i cittadini ciociari, è che l’aumento possa riguardare anche il 2022 e il 2023.

    Queste difficoltà sono state ampiamente illustrate ai sindaci della provincia di Frosinone dal Presidente Saf Fabio De Angelis.

    Sono subito esplose le polemiche politiche, per non parlare della rabbia dei cittadini che temono una stangata dopo l’altra. Ricordiamo che De Angelis è politicamente espressione di Fratelli d’Italia.

    Forse proprio questa sua “vicinanza” ha provocato la reazione dei leghisti: “Se vale il principio della retroattività così come si può aumentare la tariffa, allo stesso modo si possono prevedere meccanismi compensativi che possano anestetizzarne gli effetti, senza mettere in crisi gli amministratori locali e soprattutto senza intervenire a gamba tesa sui redditi delle famiglie”.

    Così Andrea Amata, capogruppo della Lega in Consiglio provinciale, e il consigliere Luca Zaccari.

    “Mettiamoci nei panni di un sindaco che dall’oggi al domani, dovendo già fare i salti mortali tra bilancirisicati e decisioni se mantenere o meno alcuni servizi, si trova costretto a dover ritoccare al rialzo la tariffa rifiuti. Ritoccare è un eufemismo, viste le cifre di cui si parla. Mettiamoci nei panni dei cittadini che si troveranno nelle loro cassette della posta, avvisi di pagamento onerosi. Non basta limitarsi a lanciare allarmi, o a parlare di rateizzazione – argomentano Amata e Zaccari.

    Quanto al futuro – concludono Amata e Zaccari – così da evitare sempre di ritornare sugli stessi argomenti, sarebbe il caso di accelerare sulla scelta dei nuovi siti idonei a ospitare discariche, perché il territorio deve essere autosufficiente. Con la condizione di escludere da questa individuazione territori che già hanno pagato prezzi pesanti come Roccasecca e Colfelice. Abbiamo alle porte il Giubileo, Roma deve essere linda e pinta, non sia questa la scusa per riproporre schemi ormai superati”.