Sono già passati diversi giorni ma la tempesta che s’è abbattuta su Beh White, polivalente difensore dell’Arsenal, continua imperterrita, tambureggiante. Continua a far discutere il caso di uno dei prodotti difensivi più moderni e intriganti del calcio britannico, esploso a cavallo tra Leeds e Brighton, che ha palesemente voltato le spalle alla nazionale respingendo ogni avances di Southgate e rifiutando la nuova convocazione. Lo ha confessato Edu, direttore sportivo dei Gunners, che sostanzialmente ha spiegato quanto e come al momento il suo laterale non sia interessato a rispondere presente. Considerando quanto e come soprattutto per il tifoso inglese la Nazionale dei Tre Leoni sia sacra, la notizia ha scaturito l’indignazione di sostenitori, addetti ai lavori, giornalisti, opinionisti, opinione pubblica. In tanti non lo vogliono più: sperano Southgate non lo prenda mai più in considerazione. Ed a comportamenti tutt’altro che professionali nei confronti della sacra nazionale dei Tre Leoni, il buon Ben White non è certamente nuovo. Scorie forse risalenti al Mondiale di Qatar 2022 dove fece discutere il suo misterioso addio a campionato iridato in corso: una presunta discussione mal digerita con Holland, assistente di Southgate, una settimana di silenzio e musi lunghi, la decisione di far bagagli, lasciare il Medio Oriente e rientrare in Inghilterra. Se prima la frattura poteva sembrare a qualcuno sanabile, adesso sembra impossibile. Piovono critiche, contestazioni. Inghilterra contro Ben White.