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    20 Marzo 2024
    Emozione Italrugby: ottavo posto al Mondo, ecco perché è stato il Sei Nazioni più bello di sempre

    Un’annata straordinaria per lo sport italiano. Lo è stata quest’inverno, coi trionfi eroici e quasi biblici di Sinner, tra i tennisti migliori al mondo, tra i suoi successi che significano prima storica volta azzurra un Top Tre. Ma c’è stato un altro sport che specialmente nelle ultime settimane ha descritto vette e parabole d’emozioni d’altissimo calibro: il rugby, l’Italrugby, la sua Nazionale. I rimpianti e quel grande colpo solo sfiorato in Francia, amarezza riscattate da due vittorie straordinarie, prima all’Olimpico con la Scozia, poi domenica all’ultima di Cardiff, in Galles. Italia che saluta ogni concetto di cucchiaio di legno e si gode il Sei Nazioni più remunerativo di sempre in termini di punti, conquiste, vittorie. In classifica aveva fatto di meglio a cavallo tra 2007 e 2013, ma mai conquistando proprio così tanti punti, vincendo così tante partite. Ecco perché per tanti è stato il Sei Nazioni più bello. Il merito è senz’altro di un Quesada che ha saputo raccogliere ed evolvere l’eredità di Crowley, lasciando il passato e lanciando il movimento nel futuro, proponendo finalmente un rugby completo, maturo, che abbraccia ogni corrente di pensiero e che finalmente dopo tanti anni ha raccontato un’Italia in grado di giocarsela a testa alta con tutte le più grandi. E capitan Lamaro non potrebbe rappresentare migliore iconografia di questa nazionale. Lui, autore e protagonista di un Sei Nazioni sontuoso, che l’ha reso miglior placcatore statistiche alla mano dell’intera competizione. Lui, leader vero, che ha saputo gestir pressioni e caricar l’ambiente, vicende gallesi su tutti. “Ci hanno sottovaluto, senza mostrar quel rispetto che meritavamo. E parlo di piccole cose: abbiamo dovuto chiudere il riscaldamento prima di loro, così come la postazione assegnata ai biglietti dei nostri accompagnatori. Biglietti in curva altezza prato, hanno potuto dover poco o nulla”. Quel rispetto che meritavamo, ecco perché si gode ancora di più. Ecco perché parliamo del Sei Nazioni più bello. L’Italia in virtù di questi risultati aggancia per la prima volta l’ottava posizione (se escludiamo minima parentesi settimanale di più di un decennio orsono, ndr), scavalcando proprio il Galles, in un ranking planetario che vede chiaramente ancora Sudafrica in testa da campioni del mondo e Irlanda immediatamente inseguitrice. Vette straordinarie. Assaporate solo una settimana, due decenni fa. Adesso durerà molto di più. Ed il futuro stuzzica, eccita. Adesso è tempo di festeggiare.