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    22 Marzo 2024
    Espressione, Retegui e sorrisoni: buon test Italia, 2-1 al Venezuela

    Sorrisoni e bel gruppo. L’impressione è che con quei comportamenti giusti e totale meritocrazia Spalletti abbia riportato entusiasmo a questa nazionale. L’Italia non è per tutti: è di chi se la merita. E nonostante ci si ritrovi una volta ogni due mesi, con uno degli allenatori più forti e geniali del nostro ventennale panorama, si fa un certo tipo di calcio. E le prime trame importanti si iniziano a vedere. Anche in una piccola e divertente amichevole in America. Anche a costo di sbagliare una semplice impostazione in uscita che costa relativamente, incassando, in amichevole. I test infatti servono proprio a questo. L’Italia vince la prima delle sue due amichevoli settimanali di fine marzo: a Fort Lauderdale batte 2-1 il Venezuela. E forse c’è un attaccante che scatta davanti a tutti, nella corsa ai posti dei centravanti azzurri direzione tedesca. E’ Mateo Retegui che, terminale di una squadra tecnicamente migliore del Genoa, timbra due volte il cartellino e consegna a Spalletti successo, risposte, sorrisi. Doppietta per l’italoargentino che palesa senso del gol, tra smarcamento e diagonali. Conosce bene l’area di rigore, istinto che possiedi o non possiedi. E indipendentemente da campi o stadi, sa bene come insaccare ogni rete. E complessivamente funziona bene lo switch al dinamico 352 ma dinamiche e principi sempre gli stessi. Sintomo degli allenatori moderni, che con gli stessi principi possono cambiare modulo. Un’Italia che vanta conoscenze importanti. Col tempo dovrà solo affilarle, assimilarle sempre di più. Destinazione Usa 2026, nel mezzo ponte tedesco.