Una Premier sempre più severa. Regole stringenti. Toste. Ma era giusto così. Rispettare gli equilibri, parametri: entrate e uscite, per ogni cassa delle 20 regine d’NBA, devono esser corrette. In altri termini verrebbe da dire quanto e come fosse ora. A patto che tutti paghino nella stessa maniera. Vigenti da tempo infatti le nuove norme del PSR, ovvero le Profitabily & Sustainability Rules, tradotte semplicemente con regole di profitto e sostenibilità. Chi non le rispetta va chiaramente incontro a sanzioni. E’ toccato all’Everton ad inizio anno, con pesantissima penalizzazione di 10 punti, prima di vincere almeno il primo ricorso ed abbassare questa detrazione a “sole” sei lunghezze di classifica. Ma cosa sono? O meglio, in cosa consistono specificatamente queste Rules, queste regole? Esse, nello specifico, determinano esattamente quanto un club possa perdere nell’arco del precedente triennio. E quindi, conseguentemente, quanto possano spendere. E la Premier, per regole quindi diverse dal Fair Play finanziario europeo, interviene una volta indagando su quanto potessero spendere. E si teme un’estensione di indagini e penalizzazioni a macchia di leopardo. Perché una settimana fa, dopo l’Everton, è stato castigato anche il Nottingham Forest. In sintesi, riscritta la classifica in coda. Al Forest quattro punti di penalizzazione che in questo momento relegano i Reds di Nuno Espirito Santo al terzultimo posto in classifica, ad una sola lunghezza dal Luton che adesso sarebbe dunque miracolosamente salvo. Ma non solo. Di giovedì sera la notizia che sono state trovate scorrettezze pur nell’operato, e quanto dichiarato, dal Leicester City, retrocesso lo scorso anno. Quest’anno i Foxes sognano la promozione con Maresca e lottano tra le prime tre con Leeds ed Ipswich per strappare la Premier diretta, senza passare dai playoff. In caso di ritorno in massima serie, non è escluso che possano essere immediatamente penalizzati ai nastri di partenza del prossimo anno, in quanto trovati colpevoli. Le indagini si allargheranno. Il timore dei grandi club, Man City e Chelsea su tutti, è che possono ritrovarsi anche loro colpevoli. Tutto può succedere. Sicuramente misure stringenti, ma giusto così. Anzi, era ora.