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    Politica
    10 Aprile 2024
    Porta d’Italia, anche il Consiglio comunale di Fiumicino dà l’ok

    FIUMICINO (RM) – Dopo Santa Marinella, ieri è stata la volta di Fiumicino. Il Consiglio comunale della città aeroportuale ha votato a favore dell’avvio dell’iter per arrivare a creare la nuova provincia del litorale nord di Roma. Il progetto della Porta d’Italia (così dovrebbe chiamarsi la nuova area vasta) ha avuto 15 voti favorevoli, 8 contrari e nessun astenuto. «Siamo all’alba di un’iniziativa di grande coraggio – ha detto il sindaco, Mario Baccini -. Evitiamo di trasformare i sogni in incubi: qui sta crescendo una classe dirigente che vuole andare oltre se stessa, che ha la visione di mettere Fiumicino al centro. Roma per noi ha un ruolo d’importanza indiscutibile. Questo non lo neghiamo, ma Roma non può pensare a tutto: la Capitale ha bisogno di un ordinamento che la renda veramente autonoma. Dobbiamo, infatti, prendere atto che l’area metropolitana di Roma non può soddisfare i bisogni, previsti per legge, di una città come Fiumicino. È questa la sfida che sto lanciando a tutti voi. La mia scommessa è che la voglia di autogovernarsi sia talmente forte da superare gli interessi di partito». «L’istituzione della provincia rappresenta un momento storico per l’autonomia di Fiumicino – ha detto ancora il primo cittadino -, da sempre una città strategica che affonda le proprie origini nella storia, che nasce dalla cultura di Claudio e Traiano e dalle radici cristiane di sant’Ippolito. La nostra è un’iniziativa che parte da lontano, dopo tanti incontri avuti con gli altri comuni favorevoli alla costituzione della nuova provincia. Crediamo nel concetto di autodeterminazione e non esiste nessuna ombra su questa operazione, gestita esclusivamente dalle amministrazioni a livello locale; non è un ‘iniziativa contro qualcuno ma solo la ferma volontà di utilizzare e gestire, nel bene e nel male, le nostre risorse. I comuni che decidono di autodeterminarsi lo fanno per la difesa del suolo, per un migliore utilizzo delle risorse energetiche, per un nuovo assetto giuridico ed istituzionale e per soddisfare ancora meglio i bisogni dei cittadini senza alimentarne i desideri. Saranno migliorate e implementate la rete della viabilità e dei trasporti, la valorizzazione dei beni culturali, la protezione diretta della flora e della fauna, la gestione delle scuole e delle strade. Le grandi infrastrutture portuali e aeroportuali, le tradizioni, l’agricoltura e le politiche di sviluppo del mare sono le caratteristiche di una operazione strategica ed epocale che segnerà anche la crescita di una nuova classe dirigente e di una nuova fase di progettazione per il territorio. Potremmo avere la possibilità di vedere realizzate scuole, atenei e ospedali, un tribunale, una prefettura e tutti quei servizi dislocati fino a questo momento dalla realtà cittadina. Ho accolto con molto piacere la notizia che anche Santa Marinella abbia deliberato; oggi è stato il nostro momento e abbiamo affrontato questo dibattito con lo spirito dei costituenti, lasciando fuori le tensioni politiche ma guardando al benessere dei nostri cittadini».