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    10 Aprile 2024
    Real-City, un film: 3-3 e spettacolo planetario, primo atto da Oscar al Bernabeu

    Era la partita più attesa di quarti stellari e tanto per cambiare non ha tradito, non poteva tradire. Real Madrid – Manchester City, primo atto al Bernabeu, è finita 3-3. Il quarto più stellare, chiaramente. Magia e scherzo del destino del tabellone che ancora una volta ha posto una contro l’altra le due squadre più forti d’Europa, quantomeno le due favorite. I campioni 2022 e quelli 2023 che nelle ultime due edizioni ebbero proprio bisogno di battere gli avversari più nobili per laurearsi tali nelle precedenti doppie semifinali. Stavolta quarti e stavolta purtroppo una delle due saluterà già dalla prossima settimana. Ma è tutto aperto: chiaramente disporremo ancora di almeno ulteriori 90 minuti. Doveva esser la partita, tra le stelle, di Kevin De Bruyne, costretto a restar fuori in quanto protagonista, stando a quanto riportato da Guardiola, di un attacco di stomaco prima del match. Poteva esser anche quella di Haaland, che invece stecca totalmente. Una delle poche insufficiente in una partita invece sensazionale, dove brillano tutti, tra le ripartenze letali dei giovani verdeoro brasiliani nel primo tempo e la forza, la calma e la consapevolezza ormai raggiunta del City che ribalta nella ripresa prima del bolide al volo di Valverde che fissa tutto sul 3-3 e rimanda l’appuntamento a Manchester mercoledì prossimo. Magia di Foden, siluro Gvardiol, ancora sul timbro Bernardo, ripartenza Rodrygo, assist cioccolatino per Vinicius. C’è tutto. Bene pure Bellingham, anche senza entrare sul tabellino. Ancelotti e Guardiola si prendono il punto, si prendono il pari. Applaudono tutti. Tutti i calciofili planetari. Probabilmente la gara più bella dell’anno. E non poteva essere altrimenti. Come un film. Anzi, siamo al cinema, ma soltanto all’intervallo. Appuntamento a mercoledì prossimo.