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    11 Aprile 2024
    Europa League. Tempio e fascino, il ritorno dell’Atalanta ad Anfield: così Gasp sogna una nuova impresa

    Uno dei quarti più belli e affascinanti della competizione. Non soltanto Milan-Roma, che comunque porterà almeno una tricolore in semifinale. L’Atalanta sogna e vuole arrivare fino alla fine, ma l’ostacolo è quello più complicato, quello più prestigioso. Liverpool, Anfield. Ma teatri così vanno vissuti. Stavolta, a differenza di quattro anni fa e quel 2-0 che significò impresa galattica, tutto esaurito. Indipendentemente da quanto i Reds abbiano da fare in Premier, sognando l’ultimo gioiello dell’era Klopp, non fanno calcoli. Vogliono arrivare alla fine di ogni competizione. Per questo partono nettamente favoriti. Gasp lo sa ma tutta Bergamo si gode emozione, momento e trasferta. Gasp ha ricostruito l’Atalanta, secondo ciclo, dall’anno scorso. L’ha riportata a giocarsi un posto in Champions in campionato in concomitanza di fatiche e cavalcata europea. Rosa piena zeppa di talento che nutre ciò che chiede, i suoi dettami. L’Atalanta deve ancora fare a meno di Scalvini: c’è Hien al centro della difesa, tra leader Djimsiti e Kolasinac, passato Gunners, esperienza Premier. Da comprendere come la transizione del 3/5 del Gasp resisterà alla folate del tridente avversario, Salah e Diaz su tutti. Problemi in difesa per i Reds, ancora fuori Alisson: i nerazzurri possono approfittarne ma occhio agli equilibri, Koopmeiners trequartista per ulteriore sostanza ad Ederson e capitan De Roon. Per questo davanti in 5 per due maglie: dagli inserimenti di Pasalic alla qualità di Miranchuk, dalla profondità di Scamacca ai tagli di Lookman. Gasp sembrerebbe ancora non aver sciolto i suoi dubbi. La missione è portarla al Gewiss, lasciar tutto aperto in vista del ritorno a Bergamo, senza incassare severe lezioni. Appuntamento alle 21, concomitanza con Milan-Roma, ma che altra grande notte europea, signori.