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    11 Aprile 2024
    Milan-Roma, conto alla rovescia: stasera a San Siro primo atto del derby d’EL

    Come cresce l’attesa. Sale, eccome. Conto alla rovescia e sempre meno ore direzione Milan-Roma, primo atto della gara italiana più attesa della settimana, derby tricolore alle 21 valido per il quarto di finale d’andata d’Europa League 2023/24. Chi arriverà fino in fondo? Chi lascerà la competizione a metà strada? 180 minuti e secondo atto, decisivo, all’Olimpico.

    QUI ROMA La neonata Roma di De Rossi, cura straordinariamente rigenerante, sulle orme dell’unico aspetto e percorso consistente e fruttuoso dell’era Mourinho, le cavalcate del giovedì europeo tra Conference e finale d’EL 22/23. Questa è tutta un’altra Roma, altro che cadaverica: rischia di più, senz’altro, occhio alla minaccia Leao, ma gioca, gioca a calcio, con personalità, a testa alta e col petto in fuori. Così DDR vuole i suoi giallorossi a Milano: ambiva alla Scala, tempio calcistico. Mentalità importante: spiega quanto e come la Roma abbia tutt’altro che nulla da perdere, ben tutto da perdere. Non è una partita di campionato: deve dimostrare ambizione presente e futura, altrimenti si va a casa. Sarà centrocampo esperto e robusto col trio degli ultimi mesi, il miglior Paredes affiancato da Cristante e rigenerato capitan Pellegrini, a supporto dell’ex El Shaarawy, quel Lukaku appannato chiamato a riscattarsi proprio dove sempre stecca ovvero quando conta tanto, Dybala a galleggiare tra le linee. In difesa carta a sorpresa: esperienza Smalling, al fianco di quel Mancini nelle ultime ore protagonista delle polemiche legate alla bandiera post derby per cui pagherà la multa ma la concomitante somma che la tifoseria aveva raccolto andrà devoluta in beneficenza. Il derby vinto ed i tre mesi DDR vissuti hanno ricompattato l’ambiente, la Roma va a Milano a giocarsela per strappare almeno un risultato positivo per la gara di ritorno.

    QUI MILAN Dall’altra parte però c’è il Milan. Il Milan è il Milan. Padrone e consapevole dei propri mezzi. Bennacer carica l’ambiente rossonero e parla di un team superiore addirittura a due anni orsono, quando vinse lo Scudetto. Pioli parla d’elite del calcio europeo, ricordando che lo stesso team, un anno fa, giocava una semifinale di Champions. Il cammino in campionato è positivo, il trend ancor di più visti gol in scioltezza delle ultime settimane: il Milan comanda la classifica delle normali, dietro l’Inter dei record. Il Milan sta bene e recupera anche Loftus: si ricompone il tridente consolidato, Pulisic e Leao a supporto di Giroud. La catena sinistra fa paura: quella che eleva San Siro, con Theo, più di qualsiasi altra cosa. In difesa c’è Thiaw con Tomori, a centrocampo Adli torna in panca per lasciar spazio a Bennacer e Reijnders. Il Milan conosce bene però le difficoltà della partita: magari con De Rossi i giallorossi concedono qualcosa di più (Leao alert), ma sono tutt’altra squadra, rinata, completamente rigenerata. Che in Europa, quella del giovedì, sa eccome il fatto suo. Ne sa qualcosa il Brighton. Arrivare in fondo all’Europa League chiuderebbe però ogni contiano pensiero, ogni malumore nella piazza rossonera: il futuro sarebbe più Stefano Pioli. C’è tutto per una grande, grandissima partita. San Siro lo sa. Ed è quello delle grandi occasioni.