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    Cronaca
    3 Gennaio 2025
    Tarquinia – Lungomare, il Comune “rivede” il progetto della vecchia giunta e aggiunge mezzo milione di euro al conto per i cittadini

    TARQUINIA – Quasi mezzo milione di euro per rivedere un progetto approvato neanche un anno fa. È il conto, piuttosto salato, che il Comune di Tarquinia presenta ai cittadini per la “Riqualificazione e riorganizzazione del lungomare – lotto 1”.

    Dopo aver concluso, nel 2021, una prima riqualificazione del lido con annessa realizzazione della pista ciclabile, la vecchia giunta guidata da Alessandro Giulivi ha approvato, a febbraio 2024, il progetto in questione con l’obiettivo di promuovere “interventi volti alla risoluzione di problemi di accessibilità, sicurezza e sostenibilità ambientale”.

    Nell’aprile successivo è stata proposta come aggiudicataria la ditta “La Fenice Srl” con sede a Roma per un costo totale dei lavori di 530.170 euro.

    L’attuale amministrazione, in questi giorni, ha invece approvato una serie di documenti dove si parla di “segnalazioni di disagio e difficoltà da parte della cittadinanza” e “avanzamento della stagione estiva che non ha garantito la realizzazione del progetto in completa sicurezza”. Ragioni, queste ultime, che hanno convinto Francesco Sposetti e i suoi assessori a sospendere i lavori. Il tutto sta causando un’inspiegabile perdita di tempo.

    Sempre nei documenti approvati ecco una seconda doccia gelata per i cittadini.

    “Nel mese di giugno 2024 – si legge testualmente – è subentrata una nuova amministrazione che, pur confermando il pieno interesse nell’opera, ha ritenuto di dover apportare alcune modifiche al progetto approvato, consistenti per lo più: in piccole rettifiche del tracciato della pista ciclabile e dell’impianto di raccolta delle acque meteoriche, nell’eliminazione delle nuove fioriere previste sul marciapiede e il loro spostamento sul cordolo di bordo della ciclovia, del quale si prevede il totale rifacimento, nel lasciare la quota stradale e ciclabile al livello attuale”.

    Piccole rettifiche che, secondo il nuovo progetto, costeranno quasi mezzo milione di euro. L’investimento totale, infatti, passa da 530.170 a 978.320 euro. Un aumento inspiegabile, considerato che la ditta affidataria rimarrà sempre la stessa e i costi dei materiali, in così pochi mesi, non possono essere aumentati se non di pochissimo.

    “La protagonista dell’incivile e illegale vicenda non è nuova a condotte similari in quanto già nello scorso mese di aprile, in una differente località sempre in Comune di Rieti, era stata denunciata all’autorità giudiziaria dai Carabinieri Forestale perché trovata in possesso di ulteriori 39 cani sottoposti a condizioni lesive del loro benessere”, si legge in una nota.  I Carabinieri Forestale sono impegnati nella “tutela degli animali, anche d’affezione” per “scongiurare e contrastare la commissione di reati in loro danno”.