
Un giorno, una data, un momento storico per il Manchester United. Quel che s’è messo in testa di realizzare il nuovo proprietario del pacchetto di maggioranza del club, sir Jim Ratcliffe, diventa qualcosa di straordinario. A livello di strutture, infrastrutture, impianti. La base per costruire i successi del futuro d’ogni club calcistico, ormai chiaro e lezione per tanti altri club appurata. Un Man United reduce da un decennio tecnicamente e complicato, sul campo. Che adesso ha affidato a Ruben Amorim una difficilissima ricostruzione calcistica. Al club, al board, alla proprietà il compito di trasportare il club nel futuro. I punti, se il discorso si riflette sull’impiantistica sportiva, quando si parla di Man United diventano due: il primo si chiama Old Trafford, istituzione mondiale, il secondo è che se vuoi costruir un nuovo stadio devi far qualcosa di grandioso, proprio perché ti chiami Man United. 115 anni di storia, da Sir Busby a Sir Alex, un Teatro dei Sogni tra le massime icone di sempre dei templi calcistici planetari a cui tutto il popolo Red Devils resta autenticamente legato, da sempre. Per staccarsi serve qualcosa d’epocale. E qui veniamo al punto: proprio qualcosa d’epocale Sir Ratcliffe s’è messo in testa di realizzare. Un impianto da 100mila posti: il più grande d’Inghilterra. Il secondo più grande d’Europa, dopo quel che sarà il nuovo Camp Nou di Barcellona. Un impianto futuro e futuristico che riqualificherebbe l’intera zona di Manchester, l’intero quartiere d’Old Trafford: https://www.manutd.com/en/news/detail/statement-man-utd-confirms-ambition-to-build-a-new-stadium-at-old-trafford . Ed oggi, in tal senso e torniamo in apertura, data per certi versi storica: fioccato l’annuncio, il club ha infatti strappato l’appoggio del Regno Unito e del governo britannico per costruire il nuovo impianto. Oltre alla comunità, una mossa per tutta l’Inghilterra: “porterà un beneficio economico di 7,3 miliardi di sterline l’anno portando alla creazione di oltre 92mila posti di lavori e ad una proiezione di circa 1,8 milioni di visitatori annuali nell’area”. Una mossa di impatto che qualcuno calibra possa fruttare al Paese più delle Olimpiadi di Londra 2012. Per la costruzione ci vorranno almeno cinque anni. Da capir cosa ne sarà d’Old Trafford: se parzialmente demolito e se affidato alla squadra femminile. Difficile, difficilissimo staccarsi per la tifoseria. Ma convinto Sir Alex Ferguson, le sue parole diventano fondamentali per il popolo dei Red Devils: “Il Manchester United dovrebbe sempre impegnarsi per il meglio in tutto ciò che fa, dentro e fuori dal campo, e questo include lo stadio in cui giochiamo. L’Old Trafford custodisce così tanti ricordi speciali per me personalmente, ma dobbiamo essere coraggiosi e cogliere questa opportunità per costruire una nuova casa, adatta al futuro, dove si possa scrivere una nuova storia”. Parola del Sir.