
Giorni discretamente tranquilli a Formello. Ultimi sforzi, poi finalmente sosta per le nazionali. Decisamente abbracciata da Baroni, perché complice calendario contratto e forsennato squadre senza panchina lunga (e qui qualche “pizzicatina” alla società per gennaio va fatta, ndr) soffrono eccomi plausibili defezioni. Si guardi la ripresa Udinese: senza Castellanos, Tavares e Rovella squadra stanchissima e senza spunti. Adesso c’è da ultimare la pratica Plzen all’Olimpico gestendo al meglio le risorse per lo scontro diretto di Bologna, determinante, con cui si chiuderà questo filotto di fatica estrema di gare. Un’infrasettimanale dunque tranquilla e perfetta per annunciare qualche mossa futura. Come il rinnovo di Mandas, blindato fino al 2029, annunciato ieri in serata: “La S.S. Lazio comunica di aver raggiunto un accordo con il calciatore Christos Mandas per il prolungamento del contratto di lavoro sino a tutto il 30/06/2029”. Una bella foto col diesse Fabiani, sorridenti, a stringersi la mano. Intanto, blindato. Che ti da più potere economico in caso di cessione. Già, perché questo rinnovo non significa che sarà il 23enne greco il portiere della Lazio del futuro. Perché la prima scelta, per stessa ammissione di Baroni, resta Provedel. Pur che quest’anno abbia sorprendentemente espresso insicurezze, rispetto a quella saracinesca da record di due anni fa. C’è Europa League ed allo stesso Mandas, che adesso prova ad insidiare, è stata concessa opportunità a Venezia. Ma a fine anno andrà presa una decisione: un dualismo che non fa bene a nessuno dei due. Se Provedel in questo finale di stagione dimostrerà di poter tornare quella sicurezza delle passate stagioni la decisione è già presa. Altrimenti o Mandas, o ben altro. Ed occhio a Montipò, capitan Verona e cuore Baroni.