ROMA – “Il Tribunale di Roma ha condannato Simone Pinto a 7 anni per reati gravissimi, tra i quali pornografia minorile, violenza sessuale, atti persecutori, estorsione e detenzione di materiale pedopornografico, aggravati dal ruolo educativo ricoperto. Una condanna che rappresenta un passaggio fondamentale nel segno della giustizia per i minori coinvolti. Esprimo piena soddisfazione per l’esito del procedimento, che riconosce l’estrema gravità dei fatti e restituisce dignità e giustizia alle vittime. La violazione della fiducia educativa nei confronti dei minori è tra i crimini più abietti. Un ringraziamento speciale va alla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, costituitasi parte civile nel processo, il suo impegno concreto testimonia l’importanza di avere figure istituzionali capaci di difendere i diritti dei più piccoli con fermezza e competenza. La Regione Lazio continuerà a vigilare per tutelare i minori, soprattutto nei contesti educativi e associativi. Questa vicenda, dolorosa e grave, deve essere un monito per tutti, la sicurezza, la salute e il benessere dei nostri giovani devono rappresentare sempre una priorità assoluta”.
Così in una nota il Consigliere di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, Chiara Iannarelli, Vice Presidente IX Commissione- politiche giovanili.

