FORMELLO (ROMA) – Grandina sul bagnato in casa Lazio. Già col mercato bloccato e con mille assenze pesanti a centrocampo, Sarri continua a perder pezzi e stavolta si parla di uno di quelli veramente importanti, uno dei pezzoni della rosa biancoceleste: capitan Zaccagni.
Fuori per una botta in allenamento già prima della gara col Torino, assenza pesante già sabato che chissà, anche essa stessa ha contribuito a lasciar sul campo altri punti, il capitano ha rimediato una lesione che non gli ha permesso di prender parte all’appuntamento a Coverciano, quello con la Nazionale italiana, altra convocazione che Mattia aspettava con trepidazione per restar parte del gruppo azzurro che sogna la spedizione americana giugno prossimo.
La prima diagnosi narra e presenta una lesione di primo grado all’adduttore, proprio per quel problema fortuito accusato in allenamento venerdì pomeriggio. Nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, Zaccagni si sottoporrà ad ulteriori esami strumentali per capir l’effettiva l’entità dell’infortunio. In genere, in linea di massima, lesione di primo grado significa comunque tre settimane di stop. Relax completo, prima di riprendere progressivamente gli allenamenti. La netta sensazione e la forte preoccupazione è pertanto che il capitano possa saltar anche gli stessi cruciali impegni che attendono la Lazio post sosta. Dall’Atalanta alla Juve. C’è anche un turno infrasettimanale a fine mese, quello a Pisa.
Capitan Zaccagni potrebbe a questo punto tornare soltanto a novembre. E questa, per costruire il prossimo mese di calcio giocato in vista della sosta per metà novembre, non è certamente la notizia che Sarri desiderasse di più. In una fase in cui si studiano alternative al 433, quindi 442 come a Genova, lavorar sui movimenti del capitano diventava strategicamente fondamentale. Ulteriore, dunque, grossa difficoltà per il “Comandante”. Sette punti in sei gare, derby perso e dirimpettai in testa alla classifica: a Formello, adesso sì che si può sostenere, grandina decisamente sul bagnato.

