LATINA – È stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 36enne a Latina, considerato dalla polizia di Stato come gestore in regime di ”monopolio” dello spaccio nella via dei pub. L’accusa è di ricettazione e illecita detenzione di armi e munizioni: si tratta di due pistole rubate, entrambe con colpi inesplosi nel caricatore, e un fucile, anch’esso provento di un furto, oltre che di spaccio di cocaina, tutti reati commessi tra maggio e settembre del 2022.
L’indagine era partita dall’arresto, nel maggio 2022, di un uomo oggi in pensione e all’epoca dei fatti dipendente presso il Comune di Latina: il dipendente comunale, addetto al rilascio di carte d’identità, era stato trovato dai poliziotti con le armi di proprietà del 36enne, numerose cartucce e ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Nel corso delle intercettazioni, il 36enne non solo rivendicava la proprietà delle armi sequestrate al dipendente, ma si mostrava particolarmente adirato per il fatto che l’uomo, anziché limitarsi a custodirle per suo conto, si era messo a ”mostrarle” dimostrandosi inaffidabile.
Si indaga anche per corruzione in un ufficio comunale: dalle indagini sono emersi episodi corruttivi che sarebbero stati compiuti dal dipendente pubblico, che avrebbe ricevuto somme di denaro o altre utilità (ad esempio promesse di regali o prestazioni sessuali) in cambio di atti connessi all’esercizio delle sue funzioni, ovvero pratiche relative al rilascio di carte di identità e per cambi di residenza, nonché per l’annotazione di un estratto di matrimonio straniero nei registri anagrafici del Comune di Latina.
