Weekend d’A, non solo Roma-Inter: Lazio a Bergamo, Pioli torna a San Siro, pressione Juve a Como
Sport
18 Ottobre 2025
Weekend d’A, non solo Roma-Inter: Lazio a Bergamo, Pioli torna a San Siro, pressione Juve a Como

Il campionato è ricominciato coi fiocchi. Se non con i botti. Già perché stavolta la Lega Serie A non poteva confezionare weekend più appetitoso per soddisfare la fame di milioni di calciofili e fantallenatori su tutta la Penisola dopo due settimane di sosta forzata dal calcio dei club, sacrificio di passione per bene e forza maggiore quale corsa della Nazionale di Gattuso verso almeno gli spareggi in direzione Mondiali d’America. Archiviate le qualificazioni internazionale spazio dunque al ritorno della Serie A, già ricominciata di sabato con quattro antipastini niente male. Se riflettori chiaramente all’Olimpico su Roma-Inter, sono parecchie le gare di cartello proposte dalla carnet della domenica. A partire dall’anticipo di pranzo: Como-Juventus, dove tra tanti infortuni che comun denominatore delle soste hanno colpito pure i lariani Fabregas vuole stupire e far ancora colpi grossi. La Juve ha tanto da perder, Tudor ha perso Bremer che s’è operato al menisco, servono punti per mettere a tacere malelingue e restare aggrappati al carro di quelle in testa dove la Vecchia Signora per tradizione deve stare. Diversi dubbi in casa Como: fuori Addai, mistero Diao, non al meglio nemmeno Kuhn, squalificato lo stesso Rodriguez. Insomma, Cesc deve inventarsi più di qualcosa, la Juve deve cercare il successo. Alle 15 particolar interesse suscita Cagliari-Bologna, match di assoluto livello: riuscirà la fantasia di Italiano a scardinar la solidità dei rossoblu in Sardegna? Già a tutti gli effetti sfida salvezza, col Grifone che cerca ancora la prima vittoria quest’anno nonostante belle prestazioni, quella tra Genoa-Parma. I riflettori di prestigio si accenderanno però di nuovo alle 18, quando a Bergamo è prevista una superclassica del nostro calcio: Atalanta-Lazio. Juric, favorito, sorride: recupera ulteriori tasselli ad una squadra, ad un progetto ben avviato ed al momento superiore a quei mari in tempesta in cui versano i biancocelesti. Che tra mille difficoltà, senza mercato, hanno perso pure Castellanos: fuori fino a dicembre, naviga sul bagnato in casa Sarri. Che si inventa adesso falso nueve, ma almeno in mediana recupera Guendouzi. Ordine e compattezza, col minimo delle armi che si ritrova, per cercare in colpo grosso. L’unica nota lieta è il rientro prima del previsto di capitan Zaccagni: partirà dalla panchina. Atalanta-Lazio alle 18, grosso posticipo e pieno di contenuti quello tra Milan e Fiorentina. Stefano Pioli, in tempesta a Firenze per un ritorno fin qui andato tutt’altro che secondo ambizioni e aspettative ancora a caccia del primo successo stagione, torna nel suo San Siro rossonero, teatro dell’ultimo grosso ciclo del Milan quello scudettato 21/22. E dall’altra parte il suo figlietto calcistico, Rafael Leao, che partirà dal primo minuto. Un Milan finalmente ricostruito e affidato ad istituzioni come Allegri e Modric, tornato a lottare per i massimi livelli dopo annata disastrosa. Pioli, che forse sarà accolto con gratitudine rossonera chissà se addirittura con “Pioli’s on fire” in una serata in cui finalmente la Curva Sud tornerà a sventolare, 500 panchine e sessant’anni, domani: chiede, scherzando, l’aiuto delle divinità calcistiche. Vuol stupire e far il colpo grosso che stapperebbe la classifica viola, pur con un Kean in dubbio. Dall’altra parte chi deve far voce grossa nonostante assenze che cambiano per forza di cose meccanismi, che Max deve ritrovare: fuori per Pulisic e Rabiot vittime della sosta, tocca a Loftus-Cheek e Leao. Fischio d’inizio alle 20.45, chiude il quadro lunedì sera Cremonese-Udinese.