CIVITAVECCHIA – Non era questa la maniera con cui il Civitavecchia Calcio avrebbe voluto approcciare le festività natalizie. Bollivano punti scottanti in palio proprio sotto Natale per la Vecchia, colpa di un calendario che accelerava e che scherzo del destino, descriveva Sorianese fuori e scontro diretto infrasettimanale con l’Aranova in meno di 72 ore. Bene, o così si far per dire, il pomeriggio del Tamagnini, umido e piovigginoso, non ha fatto altro che declinar la stessa delusione di domenica, quando l’undici di Castagnari usciva beffato all’ultimo respiro a Soriano nel Cimino. S’è perso ancora, inesorabilmente. Perfetta la capolista che, dopo un primo tempo tattico e contratto, colpisce a freddo ad inizio ripresa ed incanala; pareggerebbe Di Costanzo, ma la capolista spiega perché ed emana manifesto pure sul Tirreno, controsorpassando con Germoni e volando in fuga con Calvigioni. Tre ad uno finale, così si impone la capolista a Civitavecchia. Sono 40 punti in 16 giornate, adesso è fuga, fuga vera, fuga autentica. Miglior attacco e miglior difesa del torneo, su un campo prestigioso come questo un segnale forte e chiaro emanato al resto della categoria. Al momento ingiocabile e col vento in poppa candidatissima a vincere il girone per il salto di categoria. D che a questo punto, sogno Vecchia, passerebbe dai playoff. Proprio Vecchia che scende in quarta posizione, sorpassata dai Monti Prenestini ed afferrata dal Grifone. Domenica il derby con la Viterbese per chiudere bene il 2025 e tornar a godersi serene festività natalizie, ma gli ultimi due ko hanno effettivamente macchiato una prima parte di stagione più che positiva e piena di ambizioni seminate, eccome.