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    Amministrazione
    6 Agosto 2020
    Solidarietà di ANSI ai due fucilieri e alle loro famiglie
    Caso “Enrica Lexie”, Latorre sui social: “Umiliato come militare e come uomo”
    Si revochi immediatamente il provvedimento dell’obbligo di firma ancora a loro carico

    Massimiliano Latorre, uno dei due fucilieri della Marina Militare coinvolti nella nota vicenda ‘Enrica Lexie’, si è sfogato ieri con un post su Facebook per l’obbligo, ancora in vigore, di firmare un registro presso la caserma dei carabinieri. Sconcerto viene espresso dall’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia,per l’obbligo di firma ancora a carico dei due colleghi e chiede l’immediata revoca del provvedimento e di tutte le altre restrizioni alla loro libertà.

    “Dopo la decisione del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja, che a inizio luglio ha sancito l’incompetenza giurisdizionale dell’India a processare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, – osserva Gaetano Ruocco, presidente nazionale dell’ANSI – pensavamo che l’India non avesse più nessuna giurisdizione sui due fucilieri di Marina invece, a distanza di un mese, sono ancora costretti all’umiliante quotidiano obbligo di firma. Il Tribunale internazionale ha sancito che il 15 febbraio 2012, i due Fucilieri di Marina hanno agito in qualità di funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni e pertanto non processabili da altro Stato l’obbligo di firma lede la dignità dei nostri colleghi e la serenità delle loro famiglie. Chiediamo, con forza, l’immediata revoca del provvedimento e di tutte le altre restrizioni alla loro libertà personale ed esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, due onesti servitori della Patria Italiana.”