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    Agricoltura, Gusto
    4 Aprile 2023
    Guida “Oli d’Italia” 2023, il viterbese “Colli Etruschi” miglior dop italiano

    Presentazione al Vinitaly curata dal viterbese Stefano Polacchi. Ettore Prandini (Coldiretti): “E arrivata la stagione in cui l’olio può ambire ad avere un appuntamento tutto suo”

    VERONA – Puntuale, anche quest’anno, l’appuntamento con i grandi extravergine d’Italia: presentata a Verona al Sol&Agrifood la nuova edizione della guida dedicata all’oro verde, in versione cartacea e web giunta alla sua XIII edizione. Oli d’Italia 2023 del Gambero Rosso da 5 anni è in doppia lingua (italiano e inglese) sia per accompagnare i nostri migliori extravergine sui mercati esteri, sia per fornire agli appassionati e ai buyer stranieri, oltre che a quelli italiani ovviamente, uno strumento agile, versatile e di immediata leggibilità.Diversi i temi trattati nel corso della presentazione: dal presidente Cia, Cristiano Fini l’invito a credere nella valorizzazione dell’extravergine italiano, puntando di più sull’internazionalizzazione. Confagricoltura, attraverso il suo vicepresidente Matteo Lasagna, ha espresso la sua contrarietà a un sistema come il Nutriscore, che penalizzerebbe un prodotto come l’extravergine. Sul fronte interno ha chiesto una revisione delle risorse per il settore: “Solo 100 milioni di euro per i frantoi sono una cifra troppo bassa”. Infine, dal presidente Coldiretti Ettore Prandini l’invito a pensare ad uno spazio solo per l’olio: “è importante essere a Vinitaly, ma è arrivata la stagione in cui l’olio può ambire ad avere un appuntamento tutto suo. Senza dimenticare che dal vino ha molto da imparare, in termini di comunicazione e di posizionamento. Serve, quindi, un lavoro con la ristorazione per arrivare, ad esempio, a una carta dell’extravergine. E serve una visione di politica strategica che investi di più sull’olivicoltura”. Infine, il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia ha posto l’accento sull’aspetto sostenibile: “Un tempo economia ed ecologia stavano su due piani opposti. Oggi, invece, camminano insieme. L’olio, dopo il vino, grazie alla sua biodiversità ha tutte le carte in regola per intraprendere questo percorso che tenga conto dell’aspetto economico, ma anche sociale ed economico”.

    I numeri della guida Oli d’Italia 2023 del Gambero Rosso

    Sono 840 le etichette di extravergine valutate e descritte in guida; 465 le aziende produttrici, ciascuna con una sua scheda che le racconta; 236 le realtà che propongono ospitalità o ristorazione.  A curare la guida da dodici anni il viterbese Stefano Polacchi che ha affiancato il capo panel, tecnico ed esperto assaggiatore, Indra Galdo in un  lavoro che abbraccia tutte le regioni italiane coinvolte, tutte eccetto la Valle d’Aosta: sì, perché anche nelle zone tradizionalmente meno vocate alla olivicoltura ormai l’olivo sta tornando alla grande e conquista sempre più appassionati, sia sul fronte produttivo (come in Piemonte, ad esempio) che se quello dei consumatori sempre più attenti sia alle proprietà salutistiche dell’extravergine sia perché attratti dalle esperienze sensoriali che questo prodotto principe dell’agroalimentare italiano garantisce. Si tratta di numeri che dovrebbero far riflettere: sulla necessità di un maggior sostegno alla produzione sul fronte tecnico e tecnologico, di una maggiore spinta alla consapevolezza e alla formazione dei produttori e anche di stimoli verso l’internazionalizzazione per un innalzamento della qualità e dei prezzi di un simbolo del made in Italy. Inoltre, c’è da cogliere l’opportunità di sviluppare un vero e organizzato turismo dell’olio, occasione per aumentare le occasioni di interazione e scambio tra produttori, appassionati e consumatori, e di integrazione del reddito.

    I 15 Premi Speciali della guida Oli d’Italia 2023

    Azienda dell’annoAccademia Olearia – Alghero (SS) – Sardegna

    Frantoio dell’anno

    Ciccolella – Molfetta (BA) – Puglia

    Olivicoltore dell’anno

    Intini – Alberobello (BA) – Puglia

    Novità dell’anno

    Miceli & Sensat – Monreale (PA) – Sicilia

    Miglior fruttato leggero

    Lorenzo N°3 Dop Val di Mazara Monocultivar Biancolilla Bio – Premiati Oleifici Barbera – Palermo – Sicilia

    Miglior fruttato medio

    Laudemio Antico Podere La Costa Monocultivar Frantoio – Conte Guicciardini – Castello di Poppiano – Montespertoli (FI) – Toscana

    Miglior fruttato intenso

    Cuncordu Bio – Masoni Becciu – Villacidro (SU) – Sardegna

    Miglior biologico

    Monocultivar Siracusana Bio – Tenuta Cavasecca – Noto (SR) – Sicilia

    Miglior monocultivar

    Il Sincero Monocultivar Moraiolo – Viola – Foligno (PG) – Umbria

    Miglior Blend

    Riserva – Fattoria Ambrosio – Salento (SA) – Campania

    Miglior Igp

    Contrada Scintilia Igp Sicilia Monocultivar Biancolilla Bio – Francesco Di Mino – Favara (AG) – Sicilia

    Miglior DopEvo Dop Tuscia Monocultivar Caninese – Colli Etruschi – Blera (VT) – Lazio

    Miglior qualità/prezzo

    Olio Principe Monocultivar Peranzana – Frantoio Principe – Torremaggiore (FG) – Puglia

    Premio olio e vino

    Giuseppe Gabbas – Solianu Monocultivar Bosana – Nuoro (NU) – Sardegna

    Premio olio e turismo

    Il Frantolio – Cisternino (BR) – Puglia

    Benedetta Ferrari