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    Gusto
    16 Settembre 2023
    Cheese 2023, il formaggio del Lazio protagonista a Bra

    ROMA – Anche quest’anno il Lazio è protagonista di “Cheese”, la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo e alla loro biodiversità, che ha preso il via ieri a Bra, in provincia di Cuneo, e che si concluderà martedì prossimo, 18 settembre. Organizzata da Slow Food e Città di Bra, con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo, la XIV edizione riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim “Il sapore dei prati”, scelto proprio per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Quest’anno sono presenti i produttori caseari provenienti da quattordici Paesi europei ed extraeuropei e da tutte le regioni italiane. Lo Spazio della Regione Lazio è curato dall’Agenzia regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura del Lazio (Arsial) con l’animazione di Natura in campo e Slow Food Lazio. Ieri, all’inaugurazione, sono intervenuti il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida; l’assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, della Regione Lazio, Giancarlo Righini; il Commissario Straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa. “Lazio, la storia nel piatto” è il claim attorno al quale diventano protagonisti i tanti produttori delle aziende del territorio regionale che trasformano in gustose pietanze le loro eccellenze gastronomiche. Il Lazio è rappresentato da diciotto aziende, dieci delle quali con il marchio regionale “Natura in campo”, che compongono la Collettiva regionale, appartenenti a sette settori merceologici: latte, formaggi e latticini a latte crudo; mieli; conserve ortofrutticole; aceti; salumi naturali; birre e bevande spiritose. “La partecipazione della Regione – spiega l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini – ha un importante valore strategico in quanto le aziende del Lazio hanno l’opportunità di far conoscere la propria eccellenza a tanti potenziali buyer nazionali e internazionali. Mi preme sottolineare, infine, l’importanza della presenza presso il nostro stand di tutti gli eventi organizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Sovranità Alimentare. Un’altra straordinaria occasione per valorizzare i prodotti del Made in Lazio attraverso una fattiva collaborazione con il Masaf”. Tra le specialità, non mancano i Presìdi Slow Food del Lazio, come la Marzolina, un piccolo formaggio, a forma cilindrica o tronco-conica, che un tempo si produceva, solo nel primo periodo di lattazione della capra, nel mese di marzo, da cui il nome, sulle pendici dei monti Ausoni, in particolare a Esperia e in Val di Comino. Presenti anche il Caciofiore della Campagna Romana, una sorta di antenato del Pecorino Romano, realizzato immergendo nel latte crudo, intero, il caglio vegetale ottenuto dal fiore di carciofo o di cardo selvatico, e il Cacio di Genazzano un pecorino dalla storia antica e della prima cinta dell’area metropolitana di Roma, tra i Monti Prenestini e la Valle del Sacco, un formaggio con un legame indissolubile con il suolo, la biodiversità, il clima delle campagne dell’area prenestina. All’interno dello spazio della Regione è possibile degustare anche tante ricette che hanno contribuito alla definizione dell’identità gastronomica del territorio del Lazio. Due esempi su tutti: la pasta alla amatriciana e la cacio e pepe.