Niente da fare. L’avevamo spiegato e annunciato qualche giorno: la presenza di Berrettini a Brisbane, laddove doveva ripartire nel piccolo e imminente ATP 250, era a forte rischio. Un problema al piede, l’ennesimo all’interno di una carriera quantomeno nell’ultimo biennio assolutamente travagliata in quanto logorata da problemi fisici, che non permetterà al tennista romano di prender parte alla competizione australiana di cui sarebbe stato l’unico italiano chiamato a figurare. Un 2023 che dunque si chiude nel modo peggiore, in tinta unita con lo stesso quadro che ha dipinto l’annata del capitolino. Sarebbe stato step perfetto per testare la sua condizione in vista del 2024, quel che il tennista romano sogna possa esser l’anno del riscatto e del ritorno a bei livelli. Al momento resta infatti fermo in 92sima posizione, pensate a quanto a livello di classifiche e ranking possa esser scivolato. Un torneo che presenterà comunque diversi nomi blasonati, su tutti Nadal e Shelton. Quella di Matteo non è l’unica assenza del tabellone previsto: rinunciano pure Gojo come lo stesso giapponese Wakatsuki. La speranza di Berrettini è quella d’aver soltanto la partenza per l’Australia: l’obiettivo è quello di poter prender parte all’Open australiano proprio ad inizio 2024. Nella speranza che la prossima stagione sia davvero quella del riscatto, perché uno con quella pasta e con quella tecnica, capace di far quelle cose a Wimbledon, merita un finale di carriera decisamente ben diverso, decisamente più fortunato.
