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    Elezioni, Politica
    3 Gennaio 2024
    Tuscia, 25 comuni al voto tra incognite e rielezioni facili

    VITERBO – Il 2024 sarà un anno di grandi cambiamenti per il Viterbese con ben 25 comuni che andranno al voto il prossimo 9 giugno. Tra questi, anche i centri di Tarquinia, Tuscania, Bagnoregio e Bolsena, grandi ricettori turistici di tutta l’area della Tuscia.

    Occhi puntati anche sul comune di Bassano in Teverina, con l’uscente Alessandro Romoli che dovrà mantenere il posto a tutti i costi se vorrà avere speranza di essere rieletto anche come presidente della Provincia di Viterbo, ente il quale andrà anch’esso al voto nel 2024.

    A Tarquinia, dove il sindaco Alessandro Giulivi ha ormai abbandonato la casacca della Lega da tempo, Fratelli d’Italia punterà sicuramente a conquistare il palazzo comunale, probabilmente appoggiando lo stesso primo cittadino uscente.

    Per Bagnoregio e il sindaco Luca Profili, invece, la partita potrebbe essere più semplice con una rielezione trainata dai grandi successi accumulati dalla sua amministrazione in questi anni di primo mandato. Tra tutti, i record legati al turismo, l’ormai vicina candidatura UNESCO di Civita di Bagnoregio e gli ammodernamenti effettuati in tutto il territorio comunale, vero capofila del turismo della Tuscia.

    Differentemente, a Bolsena la partita potrebbe essere più complicata del previsto. Nonostante il sindaco Paolo Dottarelli e il suo vice Andrea Di Sorte abbiano totalizzato grandi successi per il loro paese, si vocifera che potrebbero cedere il passo e supportare la candidatura di Alessandro Romoli, per aumentare le sue chance di preservare il ruolo di sindaco e di presidente della provincia di Viterbo per mantenere l’attuale “status quo”.

    Tra gli altri comuni al voto, come Tuscania, in molti guardano alla possibile approvazione della legge che permetterà ai sindaci di ripresentarsi per più di due mandati consecutivi. L’attuale “proroga”, infatti, è garantita solo per i comuni con meno di 3mila abitanti e, nonostante questo, tra loro vi sono vari paesi della Tuscia dove il primo cittadino ha già raggiunto tale limite. Parliamo dei comuni di Grotte di Castro (con Piero Camilli sindaco), Ischia di Castro (Salvatore Serra), Monte Romano (Maurizio Testa) e Onano (Giovanni Giuliani).

    Gli altri comuni ad andare al voto saranno, infine: Calcata, Canepina, Castiglione in Teverina, Celleno, Cellere, Civitella D’Agliano, Farnese, Gradoli, Graffignano, Monterosi, Nepi, Piansano, San Lorenzo Nuovo, Tessennano, Vejano e Villa San Giovanni in Tuscia.